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Lazio

PERCHE' HANNO PAURA

Roma,

Comunicato n. 07/12

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Siamo al rush finale. Mancano solo pochi giorni, potremmo dire poche ore, alla apertura dei seggi, mentre assistiamo increduli a ciò che sta ancora accadendo nelle sedi. E’ stata sicuramente la campagna elettorale più dura e faticosa degli ultimi anni, specie se la si confronta con le quattro precedenti edizioni.

Uno scampolo di democrazia, forse l’ultimo, atteso e temuto da ben 52 mesi e, per tutto quello che hanno combinato a livello regionale in questi lunghissimi e sofferti quattro anni, CGIL – CISL – UIL e CISAL hanno molti fondati motivi per temere oggi il voto.

Come sempre accade quando ci si rivolge direttamente alla base, quando ci si confronta con le persone, quando bisogna essere propositivi. I danni maggiori nel Lazio sono stati certamente causati dalla ineffabile coppia (ora apparentemente in disaccordo per ovvi motivi, ma già pronta ad un nuovo patto scellerato), tuttavia la cecità delle comparse, che alla fine hanno sempre avallato senza colpo ferire diktat e comportamenti di potere annessi, ha fatto il resto.

E questo i numerosi accordi a perdere siglati lo testimoniano in maniera inequivocabile.

L’inconsistenza palese della CGIL, l’arrogante tracotanza della CISL, lo sfrenato clientelismo della UIL e la totale insipienza della CISAL hanno permesso questo mirabile sfascio nella regione, tutte sempre accomunate da un senso infinito di vassallaggio, mentre non risulta pervenuta la UGL, che si ricorda dei lavoratori stranamente solo a ridosso delle elezioni... E meno male che manca il SINPA!

A livello locale nessun programma, nessuna politica, nessun progetto. Niente di niente. E poiché mancano le idee, quelle vere, l’unica cosa che il gatto, la volpe e le comparse hanno provato a fare in questa fase è stata poi quella di mettere i bastoni tra le ruote (come la “saggia alchimista”) a chi il Sindacato vuole farlo sul serio, con candidature guarda caso a ridosso delle nostre nelle agenzie, per scippare magari qualche voto, in maniera squallida e penosa.

Dal canto nostro:

  • non abbiamo sinceramente paura di perdere proprio nulla perché tutte le varie iniziative che portiamo avanti non mirano ad ottenere nulla per noi;
  • visto che non prendiamo nulla per noi, noi non siamo ricattabili;
  • visto che non siamo ricattabili, non teniamo nascosto proprio nulla;
  • visto che non teniamo nascosto proprio nulla facciamo ogni cosa alla luce del sole, lasciando che la verità illumini sempre le nostre azioni;
  • visto che la verità non è una opinione, ma dato di fatto incontrovertibile, qualsiasi azione svolta nella menzogna crea subito spirito di gruppo; 
  • e visto che lo spirito di gruppo supera in forza di gran lunga gli interessi di parte... allora hanno veramente ragione ad aver paura! 

Restituiamo dignità a questa competizione che già hanno provato a boicottare, torniamo con la mente alla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno dello scorso anno e rammentiamo l’esito straordinario di quella autentica battaglia di civiltà, che apparentemente sembrava persa in partenza causa l’astensionismo.

E allora, coraggio: mandiamo definitivamente a casa il gatto, la volpe e le comparse… Altrimenti, non lamentiamoci più!