"Posto figo ma non posto fisso". É questo in sintesi lo spot pubblicitario che il ministro Zangrillo si appresta a lanciare per rispondere alle difficolta di reclutamento nei concorsi per la Pubblica Amministrazione. Una trovata geniale che bypassa elegantemente tutti i nodi irrisolti del settore pubblico affidando l'attrattivita della P.A. a inesistenti percorsi professionali e naturalmente al senso di responsabilità che dovrebbe ispirare i candidati ai concorsi pubblici.
Insomma il messaggio è chiaro: non chiedete salario, non chiedete stabilitá lavorativa ma siate responsabili e "all'altezza delle sfide che il Paese ha davanti". Proprio mentre in questi giorni il Ministro delle Finanze annuncia un ritorno alla spending review e appare evidente che nella legge di bilancio non vi sarà alcuna risorsa per il rinnovo dei contratti pubblici, il Governo tenta con la propaganda e la vuota retorica di contenere il malcontento che inevitabilmente è destinato a crescere anche nel settore pubblico.
La vera figata per noi sarebbero 1 milione di assunzioni stabili, 300 euro di aumento in busta paga, e stabilizzazione di tutti i precari per rilanciare il ruolo del pubblico oggi nuovamente nel mirino di un governo che si accinge a varare un nuovo piano di privatizzazioni.
Alla propaganda del ministro non si risponde con le chiacchiere. L'USB Pubblico Impiego ha convocato per venerdi gli organismi statutari per decidere quale forma di mobilitazione mettere in campo per rispondere a questa ennesima provocazione e rilanciare il ruolo e la funzione strategica della P.A.
USB Pubblico Impiego