Assemblea nazionale 26 ottobre, Roma: ore 11 Nuovo Cinema Aquila – via L’Aquila 66/74.
Il prossimo 26 ottobre, a Roma, la Federazione del Sociale dell’USB, insieme all’organizzazione giovanile Cambiare Rotta, organizzano un’assemblea nazionale di confronto con tutti quei soggetti che non si rassegnano al futuro di povertà, guerra e repressione che ci propone il governo Meloni. Siamo convinti che dalle nuove generazioni, dalle scuole come dai posti di lavoro, possa arrivare una spinta a costruire una alternativa alle politiche di questo governo.
La legge di bilancio che stanno varando è ispirata all’economia di guerra: si tagliano i finanziamenti allo Stato sociale per alimentare l’industria militare e il bilancio della Difesa. Si tengono al riparo banche, grandi imprese e ceti abbienti da una imposizione fiscale progressiva. Aumenta il lavoro sottopagato e salari e pensioni vengono ancora più penalizzati. Intere generazioni vengono condannate a una vecchiaia di povertà con pensioni da fame e intanto si procede sulla strada dell’autonomia differenziata che è destinata ad aggravare ulteriormente disparità sociali e territoriali. In campo ambientale, mentre si moltiplicano i disastri naturali, i territori risultano sempre più sguarniti e vulnerabili a causa dello sfruttamento e della speculazione del territorio. Nel campo dell’istruzione assistiamo ad un nuovo attacco al diritto allo studio con la riforma Valditara, il taglio di 500 milioni al FFO di Università e Ricerca, la riforma del reclutamento voluta dalla Bernini e la sottoscrizione da parte dei grandi sindacati concertativi delle code contrattuali del settore università. In campo abitativo, il diritto alla casa è completamente annullato dalla turistificazione delle città e dal sostegno al mercato privato.
E con il disegno di legge 1660 si vuole impedire che si organizzi la protesta contro il disastro che ci stanno proponendo.
Non si può rimanere a guardare ma bisogna reagire. Mentre portano il mondo verso l’abisso dobbiamo provare ad invertire la direzione. Abbiamo in mente di costruire un grande sciopero generale e generalizzato che paralizzi le attività, che metta insieme il mondo del lavoro stabile con quello precario, che unisca studenti e lavoratori, che chiarisca che noi non saremo mai complici del genocidio di Gaza, che rivendichi il No all’invio di armi, che unisca il diritto alla pace con quello ad una vera giustizia sociale e ambientale.
L’assemblea del 26 ottobre è aperta a tutti quei soggetti sociali, politici e di movimento che vogliono costruire un percorso di lotta che tenga insieme le tante facce di questo contesto e provi a riscrivere il nostro futuro.
Federazione del Sociale USB
In allegato l'appello con i firmatari e gli aderenti