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Entrate passaggi economici

PROGRESSIONI ECONOMICHE AGENZIA ENTRATE: NON PERDIAMO ALTRO TEMPO!

Roma,

14 DICEMBRE 2016: CGIL, CISL, UIL e SALFI siglano con l’Amministrazione un misero protocollo di intesa con il quale destinano per le progressioni economiche soltanto 17 milioni (pari a soli 10.700 passaggi economici) dei circa 35/40 disponibili.

-        10.600.000 di euro di risorse fisse e ricorrenti, che potevano e dovevano essere destinate ai passaggi di fascia, vengono, invece, destinati a finanziarie Posizioni Organizzative ed Incarichi di Responsabilità.

-        8.000.000 di euro vengono inspiegabilmente lasciati a disposizione per non meglio precisate esigenze dell’Amministrazione.

Contro questo vergognoso protocollo di intesa l’USB promette battaglia.

GENNAIO 2017:  L’USB lancia la mobilitazione contro la pre intesa del 14 dicembre avviando un referendum telematico tra i lavoratori e promuovendo assemblee in tutti i posti di lavoro. La risposta dei lavoratori è impressionante: in breve tempo pervengono migliaia e migliaia di risposte al referendum telematico e decine e decine di mozioni dalle assemblee svolte nei posti di lavoro

Il messaggio dei lavoratori è chiarissimo: la pre intesa del 14 dicembre va rispedita al mittente, nessun sistema di valutazione deve essere introdotto e tutte le risorse fisse e ricorrenti devono essere destinate a finanziare i passaggi di fascia.

31 GENNAIO 2017: L’Amministrazione convoca le OO.SS. Durante l’incontro CGIL, CISL, UIL e SALFI confermano i miseri 17 milioni quale base per concludere un accordo, mentre l’Amministrazione, forte dei precedenti accordi con i quali le altre OO.SS avevano sdoganato la valutazione, insiste per inserire tale strumento anche in questa procedura, trasformando di fatto i nostri diritti in concessioni.

L’USB ribadisce che l’accordo va siglato sulla base delle indicazioni scaturite dalla volontà dei lavoratori: tutte le risorse fisse e ricorrenti devono essere destinate ai passaggi e senza introdurre alcun meccanismo di valutazione.

18 febbraio 2017: Mentre continuano le assemblee indette dall’USB, le risposte al referendum telematico contro la pre intesa del 14 dicembre, superano quota 10.000.

Sulla scorta di ciò, la trattativa con l’Amministrazione può riaprirsi su basi differenti da quella della pre intesa siglata da CGIL, CISL, UIL e SALFI.

13 marzo 2017: In concomitanza con l’incontro previsto con l’Amministrazione, l’USB indice una giornata di mobilitazione nazionale con assemblee di 30 minuti in tutti i posti di lavoro: front office chiusi e mozioni da tutta Italia!

L’Amministrazione e i sindacati firmatari della pre intesa accusano il colpo della mobilitazione indetta da USB. Il pronunciamento dei lavoratori rende complicato concludere un accordo al ribasso.

La trattativa viene rinviata al 21 marzo.

17 marzo 2017: il colpo di scena…

Invece di sfruttare le difficoltà dell’Amministrazione, CGIL, CISL, UIL, SALFI e FLP le levano le castagne dal fuoco e, con una nota unitaria, interrompono bruscamente la trattativa, subordinando la ripresa del negoziato sulle progressioni alla possibilità di reperire ulteriori risorse dal confronto con l’autorità politica.

La posizione dell’USB è chiarissima: continuare la trattativa sulle progressioni per evitare che anche il 2017 si concluda senza avviare il percorso per i passaggi di fascia e, contemporaneamente aprire il confronto con l’autorità politica per reperire ulteriori risorse per finanziare i passaggi.

Aprile, maggio e giugno 2017: la trattativa sulle progressioni è ormai interrotta, le altre OO.SS annunciano mobilitazioni fantasma e il tempo trascorre pericolosamente, mettendo a rischio la possibilità di chiudere l’accordo e la procedura sui passaggi di fascia entro il 2017.

29 giugno 2017: l’USB nella lettera indirizzata al nuovo Direttore dell’Agenzia, tra le altre richieste, pone fortemente la questione della riapertura del tavolo sulle progressioni economiche.

1 settembre 2017: nel giorno dell’insediamento del nuovo Direttore del Personale, l’USB torna a chiedere la convocazione di un incontro ad hoc sulle progressioni economiche

4 settembre 2017: l’USB avvia una petizione online, con la quale i lavoratori possono esprimere la volontà di riaprire il tavolo sulle progressioni senza perdere ulteriore tempo. In pochi giorni migliaia di lavoratori sottoscrivono la petizione.

Abbiamo voluto riassumere in questa scheda i passaggi salienti che hanno caratterizzato la trattativa sulle progressioni economiche, per segnalare che il tempo delle manovre dilatorie deve terminare e cedere il passo all’avvio di una nuova stagione di passaggi economici, per scongiurare il pericolo che anche il 2017 trascorra senza aver avviato il percorso per garantire riconoscimenti professionali a tutti i lavoratori.

RIAPRIAMO SUBITO IL TAVOLO SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE!

SOTTOSCRIVI E FAI SOTTOSCRIVE LA PETIZIONE ONLINE INDETTA DALL’USB PER RIVENDICARE IL SACROSANTO DIRITTO AD OTTENERE PASSAGGI DI FASCIA PER TUTTI I LAVORATORI!