Non c’è solo Quattrone, il direttore regionale dell’Emilia Romagna, a prevedere il contrappello con la firma supplementare, oltre alla normale registrazione della presenza con il badge, per contrastare o prevenire fenomeni di assenteismo.
Il direttore provinciale di Bari, Francesco Miscioscia, a inizio luglio ha emesso un messaggio (che alleghiamo) con il quale ha annunciato che eseguirà personalmente verifiche a campione per controllare l’effettiva presenza in servizio del personale, disponendo che i responsabili degli uffici di Sede e delle Agenzie acquisiscano le firme dei dipendenti in tutte le fasce orarie (ad inizio turno, nel corso della giornata, in orario pomeridiano, a fine turno).
All’INPS si sta preparando un clima da centro di reclusione, con i secondini che passeranno ad ogni ora per controllare se i reclusi sono effettivamente in cella. E’ probabile che altri dirigenti si siano mossi in sintonia con tale tendenza e che le indicazioni arrivino direttamente da Roma. Il problema a questo punto è nazionale e non appena il direttore generale tornerà dalle ferie gli chiederemo conto di iniziative che rappresentano un abuso da parte della dirigenza dell’INPS. Se ci sono singoli casi da sanzionare questi sono già perfettamente a conoscenza dei dirigenti e dei responsabili degli uffici e non serve, quindi, una generalizzazione da caccia alle streghe.
Ribadiamo ancora una volta quanto scritto nel nostro comunicato n. 44 del 2 agosto scorso: il lavoratore è tenuto a registrare la presenza in servizio esclusivamente attraverso il badge, ogni richiesta di ulteriore conferma della presenza, per esempio con l’apposizione di una firma su un foglio, è nulla e il lavoratore può rifiutare di aderirvi.
Perché invece di passare con il foglio delle firme, i dirigenti non cominciano a scrivere gli ordini di servizio e ad attestare le mansioni effettivamente svolte dal personale? Hanno forse il timore di dover certificare che i lavoratori delle aree A e B svolgono in prevalenza mansioni dell’area C?
NON FIRMIAMO ALCUN FOGLIO PRESENZA
RIVENDICHIAMO IL RISPETTO DELLA DIGNITA’ DI LAVORATORI