VOI G14 CON I RESPONSABILI DELLA CRISI
NOI CON I LAVORATORI, I DISOCCUPATI, I PRECARI
Saranno decine di migliaia le persone che sabato 28 marzo confluiranno a Roma per la manifestazione nazionale indetta in occasione della riunione dei Ministri del Welfare del G14 prevista nella capitale. CUB, COBAS e SdL, cioè il Patto di Base costituito tra le tre maggiori sigle del sindacalismo di base, hanno promosso l’iniziativa con l’obiettivo di sostenere la piattaforma di lotta per non pagare la crisi, varata dalla Assemblea nazionale dei tre sindacati del 7 febbraio scorso.
Punti centrali della Piattaforma: blocco dei licenziamenti; riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; aumenti consistenti di salari e pensioni, reddito minimo garantito per chi non ha lavoro; aggancio dei salari e pensioni al reale costo della vita; cassa integrazione almeno all’80% del salario per tutti i lavoratori/trici, precari compresi, continuità del reddito per i lavoratori “atipici”, con mantenimento del permesso di soggiorno per gli immigrati/e; nuova occupazione mediante un Piano straordinario per lo sviluppo di energie rinnovabili ed ecocompatibili, promuovendo il risparmio energetico e il riassetto idrogeologico del territorio, rifiutando il nucleare e diminuendo le emissioni di CO2; piano di massicci investimenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scuole, sanzioni penali per gli omicidi sul lavoro e gli infortuni gravi; assunzione a tempo indeterminato dei precari e reinternalizzazione dei servizi; piano straordinario di investimenti pubblici per il reperimento di un milione di alloggi popolari, tramite utilizzo di case sfitte e recupero, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare esistente; blocco degli sfratti, canone sociale per i bassi redditi; diritto di uscita immediata per gli iscritti/e ai fondi-pensione chiusi.
Gli oltre 70 pullmann e i due treni speciali che sono attesi per sabato non porteranno a Roma unicamente operai, lavoratori della scuola, del pubblico impiego, precari pubblici e privati, ma anche disoccupati, famiglie in lotta per il diritto alla casa, studenti, giovani dei centri sociali.
Il corteo si terrà sul percorso classico delle grandi manifestazioni sindacali – da Piazza della Repubblica a Piazza Navona – nonostante la Questura di Roma abbia tentato in ogni modo, senza riuscirci, di dirottarla in ossequio al Protocollo “ammazzacortei” siglato a Roma da Sindaco, Prefetto, partiti politici e Cgil, Cisl e Uil. Verrà aperto da migliaia di precari di tutti i settori, seguiti dai lavoratori dei Trasporti in lotta anche per difendere il diritto di sciopero. Seguiranno poi i sindacati di base, le forze sociali, gli studenti, le forze politiche.