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Emilia Romagna

SE IL NOSTRO LAVORO VALE MENO DI UN CENTESIMO…

Rimini,

RSU Sede INPS Rimini

A tutte le RSU

Ai colleghi di Rimini

Alle OO.SS. nazionali e regionali

 

                       

                                                                 

In merito alla vicenda “1 centesimo” che nei giorni scorsi ha interessato la nostra sede, vorremmo fornire alcuni  chiarimenti, destinati non solo ai colleghi di Rimini, ma a tutti gli operatori del nostro Istituto.

In data 21/10/2013, a seguito del clamore mediatico suscitato dalla notizia che un pensionato di Riccione aveva ricevuto dall’INPS una raccomandata con richiesta di rimborso pari ad un centesimo, il direttore di Rimini aveva inviato alla stampa una nota, preventivamente concordata con la Direzione Centrale, con la quale si scusava per l’errore e disponeva l’annullamento del provvedimento. Ma poche ore dopo, l’Amministrazione diramava un comunicato stampa con il quale informava l’opinione pubblica e tutti i dipendenti INPS, compreso il dirigente della sede di Rimini,   che:

“In relazione al caso del signor Emilio Casali, di Riccione, di cui si è occupata oggi la stampa quotidiana, Inps precisa che esiste da anni una procedura che impedisce il recupero di “indebiti irrisori” sotto la soglia di euro 12. Nel caso del signor Casali, con il quale l’Istituto si scusa per il disagio provocato, questa procedura di salvaguardia non è stata correttamente attivata ed ha provocato l’indebita richiesta di restituzione per il valore di un centesimo di euro; provvedimento che è stato annullato d’ufficio.

Sulla questione l’Inps ha avviato una indagine amministrativa interna per evitare che simili incresciosi episodi possano tornare a ripetersi. Al termine dell’inchiesta di audit è stata individuata la responsabilità dell’operatore, che verrà sanzionata, e del mancato controllo da parte del direttore della sede Inps di competenza, che è stato rimosso e destinato ad altro incarico.”

Un provvedimento disciplinare diffuso a mezzo stampa! Un fatto ignobile, mai accaduto prima nella storia dell’Istituto.

Ma che genere di indagine è stata svolta in così breve tempo? E perché questo voltafaccia dei vertici INPS?

Solo il 29 ottobre è stato reso noto il nome dell’operatore individuato dall’Amministrazione quale responsabile dell’errore. Al collega il Direttore di sede ad interim ha consegnato, a nostro parere su mandato della Direzione Centrale,  una comunicazione nella quale si afferma “In relazione alla comunicazione d’indebito pari ad un centesimo, inviata al sig. Emilio Casali, Le comunico che stiamo valutando il suo comportamento ai fini dell’erogazione dell’incentivo”.

Ma come sono giunti al nome del collega?

A questo quesito è stato formalmente chiesto di dare una risposta alla direzione di sede in data 30/10/2013. In relazione alla pratica n. 31157 del sig. Casali, infatti, non compare mai la matricola del collega “incriminato”: la lettera del 27.09.2013, inviata al pensionato tramite Postel, è attribuita ad un fantomatico “PN508” (modifica del 07/10/2013) non ad una matricola numerica. Contattati nei giorni scorsi, i referenti tecnici della procedura “non hanno saputo dirci“ in quali casi compaia questo PN508 al posto della matricola dell’operatore.

E cosa significa la lettera? Si tratta di un richiamo? Di un avvertimento?

Certamente non un provvedimento disciplinare, non essendo state minimamente rispettate le modalità indicate dal Regolamento di disciplina vigente in Istituto. è solo il vergognoso e vile tentativo di placare l’aggressione dei media e dell’opinione pubblica nei confronti dell’INPS trovando facili capri espiatori da esporre alla gogna mediatica.

Ma chi è il vero responsabile di tutto questo?

A luglio di quest’anno la procedura indebiti è transitata su WEB. Nella vecchia procedura (ex-AS400) il sig. Casali, al quale originariamente era stato contestato un debito di euro 799,05 saldato in 8 rate, risultava a credito di 1 centesimo. Nella migrazione il credito si è trasformato in debito!

Purtroppo a nostre spese, ci siamo resi conto che la nuova procedura indebiti ha molte “falle”, ma forse è meglio dire ne “aveva” molte, perché dalla sera del 23 ottobre i programmatori continuano ad intervenire sulla procedura tentando tardivamente di eliminare le anomalie più evidenti. E’ solo da quella data che non è più possibile acquisire indebiti di importo inferiore ai 12 euro, mentre quelli già presenti sono stati automaticamente abbandonati dalla procedura ed ora non è più possibile visualizzarli. Inoltre, solo adesso sono presenti messaggi di alert e gli importi residui vengono evidenziati in neretto.

Questi i fatti fino ad oggi. Il clima qui in sede è piuttosto teso e anche se presumibilmente al collega non verrà tagliato l’incentivo, il problema della responsabilità individuale degli operatori resta aperto ed è ancora più grave e sentito, perché continueremo a utilizzare procedure informatiche incomplete, spesso poco chiare e non testate a sufficienza e gli errori non si fermeranno. Dovremo aspettarci ogni volta provvedimenti sanzionatori e il pubblico ludibrio?

Fatti del genere non dovranno più capitare.

Non ci stiamo a dover pagare per la scelta scellerata dell’Amministrazione di esternalizzare il sistema informatico dell’Istituto, affidandone la gestione a persone incompetenti e la prossima  volta se qualche testa dovrà cadere dovrà cadere da molto in alto.

 

RSU Sede INPS Rimini