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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

SELEZIONI INPS 2016, NON CI FACCIAMO "CUGGHIUNIARI"

Nazionale,

Comunicato n. 55/2016

Pensiamo siano ormai in pochi in Italia a non conoscere il termine siculo “cugghiuniari”, che tra i vari significati ha quello di prendere in giro, farsi beffa di qualcuno. Ma andiamo con ordine, perché parlando di selezioni 2016 la trama si fa sempre più complessa ed emergono particolari inquietanti che descrivono impietosamente le modalità con cui oggi sono gestiti l’Istituto e il personale. 

Inizialmente i bandi per le Aree B e C avevano come termine di scadenza per la presentazione delle domande la data del 20 giugno 2016, in base al messaggio Hermes N. 2271 del 23 maggio 2016. Successivamente a detta scadenza, esattamente il 21 giugno, CGIL-CISL-UIL chiedevano di prorogare i termini per la presentazione delle domande al 27 giugno, senza fornire alcuna motivazione. Il direttore generale, con messaggio Hermes N. 2810 del 24 giugno 2016, accoglieva la richiesta addirittura con maggiore generosità, prorogando i bandi al 1° luglio 2016. USB è stato l’unico sindacato a dichiarare la netta contrarietà a questo ambiguo modo di procedere, che all’epoca trovò una giustificazione ufficiosa nella distrazione di alcuni colleghi che si sarebbero dimenticati di presentare in tempo la domanda. Oggi veniamo a sapere che le cose stanno in modo diverso: la proroga fu concessa per permettere ai più informati di presentare ricorso contro l’Istituto in merito al mancato utilizzo della graduatoria a C4 delle selezioni del 2008 prima dell’emanazione dei nuovi bandi. Insomma, all’interno dei sindacati complici, solo alcuni ben informati, tra gli idonei alla graduatoria a C4 della vecchia selezione, nell’arco temporale tra il 20 giugno e il 1° luglio hanno presentato la domanda sia per il livello economico C4 che per C5, depositando il ricorso in tribunale.

L’informativa ricevuta al tavolo sindacale nazionale lo scorso 20 settembre, dopo l’insistente richiesta della USB, è risultata lacunosa e fuorviante. Lì ci è stato detto che il contenzioso era presente in 19 tribunali, mentre i ricorsi sono molto più numerosi. Lì ci è stato detto che l’amministrazione si sarebbe limitata a dare esecuzione alle sentenze favorevoli ai ricorrenti, mentre successivamente abbiamo appreso che la stessa amministrazione, come scritto in precedenza, fa partecipare alle selezioni a C5 anche chi è in attesa di sentenza ma ha presentato nei termini, entro il 1° luglio appunto, la domanda di partecipazione. Insomma, forse qualcuno voleva “cugghiuniari” noi e i lavoratori, con il sostegno di CGIL-CISL-UIL e della non pervenuta CISAL, che su tale materia si son guardate bene dallo scrivere mezzo rigo o dal rilasciare mezza dichiarazione.

Il contenzioso ormai è esploso in tutta Italia e la situazione si fa ogni giorno più complicata.

Abbiamo saputo, per esempio, che in Lombardia, ma forse anche in Veneto, il direttore regionale ha deciso di ammettere con riserva tutti i candidati che hanno presentato domanda oltre che per il livello economico immediatamente superiore anche per quello successivo.

A questo punto serve una moratoria nazionale generalizzata.  Innanzitutto, se valgono i bandi INPS devono valere anche le idoneità conseguite nelle selezioni INPDAP e ENPALS.

Chiediamo all’amministrazione centrale di governare l’INPS, che non risulta essere un ente federale ma nazionale, assicurando pari trattamento dal nord al sud, isole comprese.

Chiediamo che si dia possibilità a tutti gli idonei delle precedenti selezioni di essere ammessi non solo per il livello immediatamente superiore a quello di appartenenza ma con riserva anche per il livello successivo. Se questa apertura c’è per alcuni, deve esserci per tutti. Non bisogna privilegiare i più dritti, i più informati, i più protetti da quelle organizzazioni sindacali che hanno dimostrato ancora una volta di non avere a cuore l’interesse collettivo dei lavoratori, ma quello individuale di alcuni tra i loro iscritti, scatenando una guerra all’interno di quelle stesse organizzazioni sindacali. E’ uno schifo.

Nel merito, non abbiamo timore a dichiarare le nostre perplessità rispetto alle ragioni di chi oggi chiede di partecipare alla selezione a C5 in quanto idoneo alle graduatorie del 2008, perché siamo stati protagonisti dell’accordo di programma 2010-2012, che avrebbe dovuto sviluppare i suoi effetti sul triennio e che purtroppo è stato bloccato dal DL 78/2010 del governo Monti e dai successivi provvedimenti di legge. Tuttavia, se si fa un’apertura questa deve valere per tutti.

Non possiamo non sottolineare come questo dibattito possa apparire lontano e fastidioso a chi è collocato nelle Aree A e B e non vede al momento alcuno spiraglio serio di crescita professionale e di riconoscimento dell’effettivo lavoro svolto.

L’inerzia dell’amministrazione, il sostegno ad interessi personali a danno di quelli generali, la mancanza di governo dell’Istituto, sono segnali palpabili e negativi di una gestione che non funziona, di un’istanza di cambiamento soffocata o lasciata cadere in nome delle sempreverdi logiche clientelari.

NOI VOGLIAMO  CONTINUARE A CAMBIARE L’INPS INSIEME AI LAVORATORI E NON CI FACCIAMO “CUGGHIUNIARI”.