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Toscana

"Solidarietà sociale, tutela del lavoro, legalità, competitività: la missione etica dell'INPS al servizio della collettività"

Firenze,

“Solidarietà sociale, tutela del lavoro, legalità, competitività: la missione etica dell’INPS al servizio della collettività”. E' il titolo dell’evento che si è svolto a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, il 15 settembre u.s.. Nell'occasione la Direzione Regionale INPS Toscana  ha presentato il Bilancio Sociale 2010.

“Un milione e 223 mila pensioni vigenti per una spesa pensionistica di circa di oltre 11miliardi di euro, 856milioni in prestazioni per l’invalidità civile, 54.236.785 ore di cassa integrazione autorizzate, 148.203 domande di disoccupazione definite, sono solo alcuni dei risultati conseguiti” afferma Fabio Vitale, direttore regionale dell’INPS.

Il direttore regionale, dott. Fabio Vitale, ha espresso nel corso del suo intervento il proprio particolare apprezzamento “a tutti i funzionari ed impiegati che, tra mille difficoltà, sono impegnati a offrire servizi sociali differenziati, consulenza previdenziali e assistenza ai cittadini che quotidianamente si rivolgono ai nostri uffici”.

Si è vero le lavoratrici ed i lavoratori delle sedi Inps della Toscana hanno garantito e difeso i servizi offerti dall’Istituto ai cittadini tra tante gravose difficoltà.

Difficoltà però che meritano di essere evidenziate ed elencate dettagliatamente:

·        progressiva, costante e drammatica carenza di organico;  

·        progressivo aumento dei carichi di lavoro;

·        riorganizzazione delle sedi, non condivisa e appaltata ad una ditta esterna, che sta peggiorando i servizi e le condizioni di lavoro;

·        budget relativi allo straordinario e alla formazione fortemente ridotti;

·        mancanza di una adeguata applicazione della normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi  di lavoro;

·        inadeguata valutazione dello stress da lavoro correlato alla riorganizzazione in corso nelle sedi.

 

Inoltre si segnalano alcuni argomenti che certamente meritavano una attenta riflessione in occasione del Bilancio sociale del nostro Istituto:

·        E’ necessario avviare una attività di vigilanza non subordinata a scelte politiche che favoriscono gli evasori se si vuole che all’Inps entrino più contributi per pagare le prestazioni;

·        E’ necessario allontanare gli affaristi, garantire la trasparenza negli appalti e la progressiva riduzione delle consulenze e delle esternalizzazioni se si vuole parlare di legalità;

·        E’ necessario realizzare un ente previdenziale pubblico che assicuri garanzie sociali se si vuole che in futuro vengano erogate pensioni adeguate piuttosto che pensioni da fame;

·        E’ necessario rinunciare al progetto di disattivare progressivamente gli sportelli presidiati da operatori in favore di sportelli telematici virtuali se si vuole essere veramente vicino ai cittadini.

 

Rivendichiamo a gran voce:

·        Il pagamento del 100%di incentivo a tutte le sedi come concordato con la piattaforma dell’assemblea nazionale del 22 giugno;

·        una adeguata soluzione alle problematiche collegate ai lavoratori “mansionisti” delle aree “A” e “B” e al personale transitato in mobilità dalla Scuola;

·        l’immediata applicazione dell’accordo sindacale sulle progressioni economiche orizzontali (l’attribuzione del livello economico superiore e non altro);

·        l’utilizzo di tutte le assunzioni autorizzate;

·        la difesa dei diritti e della contrattazione sindacale.

 

Impediamo che venga affossato definitivamente, anche attraverso lo scippo del TFR, il sistema pensionistico pubblico in favore dei fondi pensione privati. Ad esempio “Fondo Sirio” il fondo complementare per i lavoratori pubblici fortemente voluto (chissà perché?) dai sindacati collaborazionisti CGIL-CISL-UIL.

 

Impediamo che l’INPS venga smantellato e reso funzionale ad interessi privati e ad un Welfare sempre più povero di servizi e garanzie per i cittadini.

 

Costringiamo l’amministrazione  a dare risposte concrete a noi lavoratori invece di obbedire ai diktat del potere politico.

 

Tutte/i insieme. Solidarietà e partecipazione attiva. Se non ora quando?

 

 

Coordinamento regionale USB INPS Toscana