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In Primo Piano

S.O.S. Save Inps, salviamo l'Inps. Prima giornata di mobilitazione a difesa dell'istituto

Nazionale,

Quella promossa dalla USB lo scorso 29 marzo è stata una prima giornata di mobilitazione nazionale per lanciare un segnale d’allarme all’esterno a difesa delle funzioni dell’INPS.

Nonostante l’iniziativa fosse a ridosso di Pasqua, diverse sedi hanno partecipato alla protesta, distribuendo un volantino all’utenza e facendo risuonare le sirene d’allarme a mezzogiorno, in un ponte ideale che ha unito Torino a Firenze, Teramo, Roma, Salerno, Foggia, Lecce, Cosenza, Messina, Cagliari ed altre città.

Numerosi gli articoli sulla stampa locale e sulle agenzie.

Il successo della manifestazione ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta e allora di S.O.S. SAVE INPS – SALVIAMO L’INPS vogliamo farne una campagna nazionale che duri nel tempo, accompagnandola con iniziative di raccolta firme davanti alle sedi dell’INPS su un preciso pacchetto di richieste da presentare al nuovo Parlamento, al Governo che sarà costituito nelle prossime settimane ed ai vertici dell’Istituto:

1. 6.000 nuove assunzioni entro il 2020, per assicurare i servizi ai cittadini ed avviare un vero ricambio generazionale;

2. l’abrogazione della Riforma Fornero e il ripristino del sistema di calcolo retributivo delle pensioni, per assicurare pensioni pubbliche dignitose;

3. l’abrogazione della Legge 183/2014 (Jobs Act), per restituire dignità al lavoro dipendente a tempo indeterminato e assicurare continuità di versamenti contributivi all’INPS;

4. l’abrogazione del D. Lgs 149/2015 (istituzione Ispettorato Nazionale del Lavoro), per restituire all’INPS il pieno controllo sull’attività di Vigilanza ed assicurare una migliore tutela ai lavoratori;

5. l’abrogazione dell’art. 7, comma 7 del D. Lgs 78/2010 (organi INPS), per ripristinare un governo collegiale dell’Istituto con la nomina di un Consiglio d’Amministrazione;

6. il ripristino dell’organizzazione per processi superata dalla determinazione presidenziale INPS 140/2008, per assicurare una visione complessiva del processo lavorativo e migliori servizi per i cittadini;

7. il recupero del controllo dell’INPS sul proprio sistema informatico, investendo in un processo di reinternalizzazione delle attività;

8. un adeguato piano di formazione del personale dell’Istituto per assicurare la continuità dell’attività amministrativa.

Vi invitiamo a sostenere gli 8 punti programmatici della USB per salvare l’INPS prima che sia trasformato in un ente assistenziale con un ulteriore colpo allo Stato sociale.