Verso le otto di questa mattina si è presentata una squadra di operi armati di mattoni e cemento, guidati da burocrati della regione Campania, con l’intenzione di murare gli ingressi del laboratorio Diana Reload, tentando cosi l’ennesimo sgombero del Diana.
Ma anche questa volta hanno trovato una resistenza ferma e decisa da parte degli attivisti del Laboratorio e di decine di sorelle e fratelli, compagne e compagni che hanno portato le loro menti ed i loro corpi per impedire che le produzioni culturali, artistiche e politiche di un anno e mezzo di occupazione del Reload venissero disperse e cancellate per restituire la struttura a quello che l’ha destinata la Regione Campania per quasi 20 anni, e cioè al nulla, al deperimento, all’abbandono, a occupazioni para istituzionali per fini personali.
Come già fatto dall’egregio sindaco di Salerno, che dopo averci sgomberato dell’ex Auditorium San Giovanni di Dio in via Portacatena, l’ha restituito al nulla. Infatti a tutt’oggi l’auditorium produce quintali di cultura, arte e aggregazione a disposizione della città. Con il suo totale inutilizzo e chiusura.
Questa resistenza ha prodotto la cacciata dei grigi, ottusi e pericolosi burocrati regionali. Grazie agli amici compagni e fratelli che ci sono vicini a difendere spazi di libertà e di produzioni autonome.
QUI STIAMO E QUI RESTIAMO!! GUAI A CHI CI TOCCA!!
Il laboratorio da un anno e mezzo ha coinvolto migliaia di persone in produzioni culturali, artistiche, politiche e sociali.
Oltre 70 concerti;
3 happening artistici;
2 festival;
239 riunioni e assemblee;
3 cineforum;
1 laboratorio di percussioni;
1 laboratorio di riciclaggio;
3 seminari storici filosofici;
decine di partecipazioni a manifestazioni di solidarietà, politiche e/o di resistenza;
recupero e ristrutturazione dei capannoni liberati;
recupero, pulizia e manutenzione dei giardini liberati;
costruzione, strutturazione e gestione di 1 bar;
costruzione di deposito materiale;
divisione e messa in sicurezza dell’area occupata;
oltre 130 fllyers e volantini per le iniziative;
oltre 10 manifesti;
5 cene sociale;
ospitalità di personalità e associazioni artistiche, culturali politiche o sociali internazionali: argentini, del nord Europa, spagnoli, cecoslovacchi, olandesi, venezuelani, giamaicani, francesi ecc.;
presentazione di libri e materiale artistico culturale indipendente e autoprodotto;
2 vampe di Sant’Antuono;
2 carnevali;
agenzia internazionale di collocazione eventi musicali e spettacolari;
3 numeri del giornale precario biopolitico Dominio Comune;
progetto di case editrice;
produzione e commercializzazione della ‘Agenda 2008 NO LOGO’;
info shop;
produzioni video;
grossissima produzione di comunità, gioia, felcità, affetti, passioni, di saperi tecnico scientifico e di potere costituente;
decine di partecipazioni a reti sociali, poilitiche e culturali ;
traduzione e produzione in atto di un libro su lotte sociali in argentina;
produzione di oltre dieci milioni di parole scritte;
gestione e ampliamento del sito web del lab, anche in my space;
progetto di una struttura organizzativa politica indipendente;
progetto di una radio indipendente;
progetto di ripresa delle attività di delira tv, telestreet di Salerno;
decine di interviste a giornali e tv anche nazionali;
Il tutto occupando ed in autogestione. In comune ed in autonomia.
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Il collettivo politico salernitano
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