Pensavamo che sulla scorretta ed unilaterale applicazione della circolare n. 66 nella regione fosse stato toccato il fondo ed invece abbiamo dovuto ricrederci.
Quello che è accaduto durante l’estate nelle 2 sedi lanciate in avanscoperta in un improbabile corso di formazione balneare (EUR e Pomezia) era ampiamente prevedibile, ma quello che ora si sta verificando ha veramente dell’incredibile.
E procediamo con calma. Con ordine di servizio del 27 agosto 2012, Lapis Mary emana le Linee Guida del nuovo front office presso la sede Roma Flaminio, che dovrebbero tra alterne fortune cambiare ancora il servizio di informazione e di consulenza. In sostanza gli sportelli “tradizionali” vengono sostituiti da sportelli che dovrebbero fornire servizi a ciclo chiuso, mentre tutto quello che riguarda l’attività di informazione vera e propria è demandato all’agenda appuntamenti.
Questo sulla carta. Resta da capire chi farà cosa e come sarà organizzata una formazione degna di questo nome. Irrisolto il problema dell’orario di apertura e di chiusura delle attività di consulenza su appuntamento che, lo rammentiamo, non possono comunque protrarsi oltre le ore 15.02 (com’è previsto dal CCNL).
Il successivo incontro svoltosi in data 5 settembre all’Amba Aradam con le sole OOSS complica anziché semplificare la situazione. Con una formazione ancora in alto mare e diversi atteggiamenti da monitorare Gerlando il Vecchio propone l’ennesima partenza al buio il prossimo 17 settembre, con un centinaio di unità raggranellate un po’ ovunque per il completamento di due fantomatiche liste la cui stesura definitiva verrà consegnata al termine della “adeguata formazione”.
Non male anche l’esordio del neo Art Director nella sfortunata sede del Casilino con una manciata di denunce subito rimediate per aver chiuso inopinatamente gli sportelli al giovedì salvo ripristinarne poi l’apertura dopo una figura barbina.
Insomma, con buona pace per le iniziative ancora una volta di facciata assunte dalla direzione regionale e propagandate dal solito generico dépliant colorato, il caos regna sovrano. Si naviga a vista, ognuno viaggia in una direzione diversa, le sedi continuano ad autogestirsi, mentre l’utenza resta senza comunicazione.
La Fata Nocciola nel contempo mette in risalto le statistiche “estremamente confortanti” della Filiale con dati incredibili ed uno standard intorno al 150 (ma come avrà fatto?).
Ricapitolando ad oggi sono soltanto tre, alle prime due s’è aggiunta il Flaminio, le sedi che sulla carta sono in qualche modo avventurosamente “partite” con la sperimentazione sulle 18 complessive. Quattro in ambito regionale con Viterbo.
In questo panorama desolante si staglia la figura del neo direttore di Frosinone che, dopo aver preventivamente convocato RSU ed OOSS, attende sulla bozza inoltrata l’esito dell’assemblea unitaria del personale, senza ulteriori avventure.
Velo pietoso sui recenti tagli alla vigilanza che la direzione regionale ha cercato di imporre con sforbiciate più o meno casuali in omaggio alla spending review.
Acquista infine particolare rilevanza l’appuntamento di mercoledì 12 settembre “Insieme per i diritti”. Perché ci sono cose nella vita che non hanno un prezzo e che perciò non si possono vendere o acquistare. E neppure assicurare con una polizza ai Lloyd. Cose che domani andremo a difendere insieme. Nella “Sala dei Diritti” e all’aperto. Dove c’è aria pulita. Lontano dagli immondezzai del potere.