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TAVOLO TECNICO DELLA VIGILANZA, C'E' ANCORA MOLTO DA CHIARIRE

Nazionale,

Comunicato n. 64/16

Si è tenuta ieri mattina la riunione del tavolo tecnico sull’Area della Vigilanza per esaminare la bozza di protocollo tra INPS e INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) e affrontare le conseguenze del messaggio N. 4232 del 20/10/2016.

Per la verità su questo secondo argomento avevamo chiesto un confronto al tavolo sindacale nazionale, perché riteniamo che ci sia poco di tecnico e molto di politico, dovendo chiarire una volta per tutte se l’INPS vuole continuare ad avvalersi dell’attività di Vigilanza mettendo gli ispettori in grado di lavorare o se si vuole, attraverso un approccio eccessivamente burocratico, ingessare definitivamente tale attività vanificandone gli scopi.

Sulla bozza di protocollo abbiamo espresso le nostre perplessità, perché sembra ancora una volta che il Ministero del Lavoro voglia svolgere un ruolo guida, ma non avendo il know-how, le banche dati e quant’altro, chieda all’INPS di coprire tali lacune senza un’adeguata contropartita. Abbiamo detto sin dall’inizio di questa vicenda che l’Ispettorato o l’Agenzia o come la si volesse chiamare non sarebbe stata una soluzione efficace e i fatti ci stanno dando ragione.

Il Direttore centrale della Vigilanza ci ha comunicato che oltre 700 ispettori del Ministero del Lavoro verranno in INPS per essere formati, questo non deve ricadere sulle spalle degli ispettori INPS senza che tale attività formativa sia formalizzata e se ne tenga conto anche sul piano produttivo.  

Abbiamo apprezzato l’idea comunicata dal Direttore centrale di costituire una direzione centrale con compiti di intelligence. Speriamo che tale idea sia sostenuta dal resto dell’amministrazione, a cominciare dal presidente Boeri.

Abbiamo chiarito che, essendo i temi in discussione politici, nella riunione del tavolo sindacale nazionale convocata per questa mattina avremmo chiesto di discutere anche di Vigilanza e del messaggio Hermes N. 4232. E’ nostra intenzione affrontare complessivamente il tema dell’espletamento dell’attività ispettiva in modo da favorire il lavoro dei colleghi, respingendo l’atteggiamento vessatorio che sembra ormai caratterizzare la politica del personale dell’Ente.

Cogliendo l’occasione di un confronto tecnico con il Direttore centrale della Vigilanza gli abbiamo nuovamente posto il problema dell’allocazione degli ispettori INPS. Il dirigente con estrema franchezza ha risposto di non essere in grado di chiarire oggi quale sarà la soluzione definitiva, vale a dire se gli ispettori rimarranno fisicamente in INPS o se transiteranno nella sedi che dovranno essere allestite per l’Ispettorato. Quest’ultima ipotesi ci sembra cozzi con i contenuti del Decreto di costituzione dell’INL e con l’idea di coordinamento delle attività ispettive che è alla base della costituzione dell’Ispettorato.

C’è ancora molto da chiarie e oggi porremo l’esigenza di un confronto approfondito alla delegazione dell’amministrazione che sarà presente al tavolo sindacale nazionale.