Il 3 marzo scorso il parlamento ha definitivamente approvato il cosiddetto “collegato lavoro” che colpisce pesantemente il diritto del lavoro ed i diritti dei lavoratori.
Proprio quando la crisi e le ristrutturazioni in corso stanno determinando riduzioni di salario e centinaia di migliaia di disoccupati e di precari senza più lavoro, la maggioranza, con una opposizione parlamentare silente da mesi e mesi su questo tema, ha varato un provvedimento di legge che complessivamente impedisce anche l'autodifesa legale del lavoratore attraverso gli strumenti sino ad oggi utilizzati.
Le norme che introducono ed estendono l'utilizzo dell'arbitrato in sostituzione del giudice, la condanna al precariato definitivo di lavoratori che oggettivamente non avranno la possibilità di ricorrere alla magistratura, le limitazioni al potere del giudice nel processo del lavoro, la riduzione dei poteri della difesa e del magistrato nei casi di licenziamento, sono soltanto la punta dell'iceberg che fa però chiaramente comprendere che l'attacco al lavoro è totale, come altrettanto chiara è la volontà del governo di “affidare” la legislazione del lavoro non più alla giustizia ed alla magistratura, ma ad una sorta di coinvolgimento di quei sindacati concertativi che più rispondono alle esigenze delle controparti aziendali.
Anche a Torino RdB, SdLintercategoriale e Snater si mobilitano contro “il collegato lavoro”, a sostegno dei diritti dei lavoratori con un presidio sotto la Prefettura per il 22 marzo dalle ore 13.00 un documento delle segreterie diretto al Governo, sarà consegnato al Prefetto.
Le segreterie regionali di RdB, SdL e Snater prenderanno parte anche all’ iniziativa promossa dall'Associazione Giuristi Democratici presso il Palazzo di Giustizia di Torino maxi aula n° 3, intervenendo al dibattito.
SdL Larobina G. | SNATER Pintore S. | RdB Fragomeni R. |
Dal fondo di questa pagina sono disponibili per il download, nel formato ipertestuale di Acrobat, il volantino e il testo del "Collegato lavoro".