500 dipendenti del Tribunale di Roma hanno partecipato questa mattina all’assemblea ed al presidio indetti dall’Unione Sindacale di Base. Davanti al Tribunale Civile, i lavoratori hanno dato vita ad una rumorosa manifestazione, bloccando per qualche minuto anche il traffico stradale di via Lepanto.
L’assemblea ha deliberato di proseguire nelle iniziative di lotta fintanto che non verrà trovata soluzione ai numerosi problemi che affliggono i lavoratori ed il servizio: il notevole aumento dei carichi di lavoro a fronte di un progressivo depotenziamento della pianta organica ed a continui distacchi di personale verso l’Amministrazione centrale; l’introduzione del “processo telematico” che impegnerà il personale in attività supplementari e senza la strumentazione tecnica indispensabile per attuarlo; la recente revoca di numerosi part-time, che incide pesantemente sulla vita di tantissime donne costrette a conciliare i tempi di lavoro con quelli di cura della famiglia e assistenza agli anziani; l’introduzione di nuove attività e mansioni senza che il personale abbia ricevuto alcuna formazione; la mancanza di sicurezza nel luogo di lavoro con frequenti attacchi diretti al personale da parte dell’utenza, avvocati compresi che, correlata alle sempre più crescenti manifestazioni di stress, determina una pericolosa minaccia per il benessere psico-fisico dei dipendenti.
In relazioni a queste ultime problematiche, la prossima settimana si terrà un’assemblea nella sede di Piazzale Clodio, sempre organizzata da USB, sullo stress lavoro correlato.
L’assemblea ha confermato all’unanimità la decisione di attuare uno sciopero entro la fine del mese di giugno.
L’Unione Sindacale di base continuerà a sostenere con forza le giuste rivendicazioni dei lavoratori della Giustizia.