La riunione svoltasi in sede regionale la scorsa settimana non ha fugato i dubbi legati al pagamento dell’incentivo 2010 per i lavoratori del Lazio.
Buoni propositi a parte, quali seguire con più attenzione i vari report per tenere sotto controllo produttività e qualità ed altre puntuali verifiche da attivare sulle criticità (per la verità ormai stantii), i tanto sbandierati dati più che positivi non hanno avuto alcun seguito. Con la palese ammissione, da parte della Direzione regionale, che anche nel 2011 stiamo viaggiando al buio perché di fatto ancora non si conoscono criteri e obiettivi. Tutto è rinviato in attesa dell’oracolo in D.G. La successiva nuova bozza sulle cosiddette “Linee guida del front-office” partorita il giorno prima dell’incontro dal comitato dei direttori e da un fantomatico pool di esperti è stata praticamente blindata dalla direzione regionale nella parte in cui viene prevista l’apertura degli sportelli per 2 pomeriggi alla settimana, sulla falsariga del fallimentare open day.
La novità è stata rappresentata dal fatto che anche la CISL ha respinto questa ennesima imposizione mascherata da esigenze di omogeneità, lasciando la UIL praticamente isolata e indaffarata nella individuazione dei “funzionari di sala”.
La nostra dettagliata lettura di come non sta funzionando il front-line sede per sede ha dato la stura ad alcuni decisivi interventi che confermavano i problemi e le emergenze da tempo evidenziati ed aggravati da questa riorganizzazione. Ancora in difficoltà, la Direzione regionale ha chiesto un nuovo aggiornamento, nella vana speranza che in primavera si possa completare la telematizzazione.
Per quanto concerne l’attività di formazione, sono state accuratamente raccolte le esigenze delle sedi che prima risultavano disperse o comunque spezzettate, mentre l’ipotesi di accordo sul piano regionale formativo 2011 poi modificata è stata siglata, nonostante i considerevoli tagli, incredibilmente solo dalla UIL (!).
Considerato infine il numero esiguo delle richieste pervenute negli ultimi mesi, non si procederà alla emissione di un nuovo bando di mobilità regionale.
Dei lavori del XVIII coordinamento regionale dei delegati del Lazio, convocato con urgenza lo scorso 30 settembre per esaminare la delicata situazione che si è determinata in regione, si fa espresso rinvio al Documento di sintesi allegato, già inviato ai vertici dell’Amministrazione ed ai Comitati Provinciali competenti. Dagli interventi che si sono succeduti in maniera serrata e precisa è emerso, in particolare, il profondo scollamento esistente tra i dirigenti ed il personale, che risulta completamente abbandonato a sé stesso, e la mancanza di trasparenza sulle finalità autentiche della riorganizzazione virtuale o smantellamento reale.
Il tavolo tecnico convocato ieri dall’Area Pianificazione e Controllo di Gestione è tornato infine a sciorinare numeri, dati e tabelle che dimostrerebbero il parziale recupero effettuato (incredibile a dirsi proprio durante la pausa estiva) a livello nazionale. Ciò nonostante, esistono problemi definiti molto seri in varie regioni, le decurtazioni risultano “motivate dal valore medio dell’anno” (?) ed in netta sofferenza restano le aree metropolitane. In attesa di rivederne i criteri, l’unica possibilità per salvare l’incentivo 2010 è legata al programmato tavolo politico.