Abbiamo atteso l’emanazione di disposizione di servizio prima di esporre le nostre considerazioni a seguito dell’incontro avvenuto tra il Comando e le OO.SS. inerente la riduzione del numero minimo in sede centrale e la possibilità di ridurre a due autisti per turno nei distaccamenti di Piove di Sacco, Cittadella e Abano Terme.
Come Organizzazione Sindacale abbiamo dovuto concordare con il dirigente l’analisi fatta sulla disponibilità di risorse umane per garantire uno standard elevato di risposta ai soccorsi. In parole povere per garantire 17 unità in servizio in sede centrale si potrà concedere solo a 2 unità il congedo ordinario, condizione inaccettabile che non rispetta il contratto nazionale di lavoro sul diritto alle ferie e alle assenze dal servizio. Altresì sono considerati in servizio i colleghi inviati a visita medica a Mestre e qualsiasi altro tipo di missione. Si è ritenuto quindi di scendere di almeno di una unità per turno portando il minimo da 17 a 16.
Significa che la sede centrale avrà a disposizione una partenza completa, due supporti, una partenza da tre unità, due operatori di sala operativa e due responsabili del servizio (capo servizio e suo vice).
Nel caso si scendesse a 13 unità non preventivabili (una sola partenza e due supporti) la squadra di Abano verrebbe dislocata in sede centrale per il turno in carenza. Facile immaginare che la squadra di Abano comunque farebbe la seconda partenza in diverse occasioni (invio personale tas, cinofilo, istruttori professionali, rinforzi ad altri comandi ecc.) anche restando nella propria sede. Rimane la questione se mantenerli nella propria sede o trasferirli in centrale per il turno in emergenza.
Questo è il risvolto negativo della tanto festeggiata apertura del distaccamento di Abano Terme nel 2005 alla quale non è seguita l’assegnazione di ulteriore personale. Si è dislocata una squadra dalla sede centrale e ora questa soluzione non è più sostenibile.
Il secondo punto sollevato antecedentemente alla riunione dalla nostra Organizzazione Sindacale è l’ipotesi di un abbassamento del numero di autisti nelle sedi distaccate tutte tranne Este. Occasione di discussione la riunione in questione e, giustamente, è stata messa all’ordine del giorno.
Spieghiamo meglio: i distaccamenti SD2 dovrebbero avere, di norma, una sola autopompa e una sola squadra da cinque unità e siccome la squadra è composta da un capo partenza con la qualifica di capo squadra, un’ autista e tre vigili (regolamento di servizio), crediamo sia arrivato il momento di ripristinare il minimo operativo. Non si è più in grado di garantire l’uscita con due mezzi, sempre contestata dalla nostra organizzazione in quanto contraria alle procedure operative standard e perché se si destinano i supporti ai distaccamenti è corretto assegnare anche gli operatori. Inoltre, tutto questo, significa uno sblocco all’accesso ai corsi patente; in molti ora avevano timore di conseguire la patente per eventuali cambi di sede.
Ora però come Organizzazione Sindacale non possiamo far altro che prendere atto di tutta questa evoluzione in negativo e che penalizza ulteriormente il soccorso.
Durante la riunione c’è chi non ha accettato la riduzione della forza minima senza però proporre alternative valide se non la richiesta di fondi straordinari (cosa fatta più volte dal comando senza esiti) o addirittura la negazione delle ferie !!! Piuttosto qualcuno dovrebbe riflettere sulla firma al riordino delle piante organiche del 2014 che ha confermato la stessa pianta organica del comando di Padova senza mai assegnare il personale per il distaccamento di Abano Terme….
A questo punto crediamo che sia arrivato il momento di scendere in piazza, basta discussioni sterili in piazzale, basta fare da tappabuchi ad una amministrazione e una politica che usa il Corpo Nazionale per propri interessi ricambiando con la solita pacca sulla spalla.