La manifestazione del mondo della scuola che ieri ha attraversato Roma, nelle stesse ore in cui decine di migliaia di persone sfilavano per la Palestina e contro la guerra, ha segnato il ritorno sulla scena politica e sindacale del mondo del precariato scolastico come soggetto auto-organizzato. Era da tempo che non c'era un moto di orgoglio della categoria e della sua parte più vessata, ed è per questo che abbiamo spinto, sostenuto e accolto in pieno le istanze che il movimento Esp (educazione senza prezzo) ha rimesso al centro della scena: la stabilizzazione dei precari, la questione salariale, il problema del classismo e della svendita alle mercato dell'istruzione pubblica.
Su tutto questo torneremo con valutazioni più approfondite e con ipotesi più precise per capire come si possa proseguire su questa strada, a partire dall'assemblea di questa mattina a Roma.
Intanto salutiamo questa giornata di lotta e mobilitazione, insieme al pezzo più combattivo e organizzato del mondo studentesco, OSA e Cambiare Rotta, che ha dato a tutte e tutti respiro, speranza e spinta per rilanciare le nostre lotte per un'istruzione pubblica che si riprenda i sapere e la sua funzione emancipatrice e che sia un luogo di lavoro stabile e non precario per centinaia di migliaia di giovani (e meno giovani) docenti che vogliono semplicemente insegnare ed essere immessi in ruolo con meccanismi chiari, trasparenti e che non comportino costi esosi .
Formiamo un mondo diverso è per noi un progetto politico e una prospettiva chiara e necessaria.