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Scuola

USB SOSTIENE LE MOBILITAZIONI DEGLI STUDENTI CONTRO LA SCUOLA DI RENZI E DEI PADRONI, A PARTIRE DALLE MANIFESTAZIONI DEL 2 OTTOBRE


Mentre i mezzi d'informazione cercano di nascondere i distruttivi effetti della buona scuola con roboanti titoli sul bonus per la formazione degli insegnanti;

mentre il governo spera di piegare le proteste elargendo fondi che andranno ad ingrassare editori amici, anziché avviare piani di aggiornamento seri e gratuiti e dotare le scuole di attrezzature e testi adeguati;

mentre i sindacati complici esercitano il ruolo dei “pompieri” delle proteste, sperando di avere in cambio dal governo un ruolo importante nella partita del rinnovo dei contratti che altro non sarà che l'adeguamento ai danni causati dalla spending review di questi anni;

mentre finti comitati e associazioni provano a farsi dare una nomina postuma a guida della protesta per sfruttare la rabbia dei lavoratori a fini politici,

 

gli studenti hanno compreso la gravità delle conseguenze della buona scuola che mina alle fondamenta il diritto di tutti ad un'istruzione pubblica, gratuita, critica e di qualità e organizzano un autunno di proteste.

Il primo importantissimo appuntamento sarà il 2 ottobre, giorno in cui in molte città gli studenti scenderanno in piazza a ricordare al governo che non sono intenzionati a “subire” passivamente la buona scuola di Renzi.

L'appuntamento del 2 ottobre appare denso di contenuti importanti e della spinta a riproporre la difesa di un modello di scuola che deve tendere principalmente alla promozione sociale delle classi più deboli e svantaggiate.

 

Le strutture dell'USB della scuola sostengono la mobilitazione degli studenti, a partire dalla preparazione nelle scuole, offrendo collaborazione e confronto nella discussione e nell'analisi del distruttivo progetto di Renzi che deriva direttamente dalle politiche dell'U.E.

 

Ove possibile, invieremo delegazioni di docenti ed ATA a portare solidarietà e complicità agli studenti. A Roma poi vi sarà un importante intreccio tra le mobilitazioni degli studenti e dei lavoratori. Il 2 ottobre infatti USB sarà in piazza per difendere i diritti di sciopero e di assemblea sindacale di tutti i lavoratori. L'iniziativa prende le mosse dalle scandalose prese di posizione del governo contro i lavoratori del Colosseo per aver esercitato il proprio diritto a 2 ore di assemblea sindacale. Il governo ha dichiarato i servizi museali servizi pubblici essenziali. Siamo perfettamente d'accordo che la cultura sia essenziale, ma questa si sostiene con fondi adeguati e garantendone l'accesso specie ai giovani delle classi più deboli e non con attacchi ai diritti democratici dei lavoratori. 

LA RESISTENZA CONTRO LA LEGGE 107 PROSEGUE, DENTRO E FUORI LE SCUOLE