Dopo avere sventano un tentativo di vendita degli appartamenti non opzionati , gli inquilini di via Pincherle 153-169 e l’AS.I.A. RdB stanno occupando la sede dell’immobiliare HAMPTON INTERNATIONAL in via Tibullo 10 per chiedere un incontro con il dott. Greco, l’amministratore delegato.
La storia è semplice e inaccettabile. Dopo l’incontro svoltosi nella sede dell’assessorato regionale alla Casa in via del Caravaggio tra il rappresentante di Area Mestre srl (una società di Giacomazzi spa) -proprietaria degli alloggi in questione dal prossimo 15 dicembre in base a un accordo preliminare firmato con Fata - il presidente dell’Ater Petrucci, l’assessore regionale alla Casa Di Carlo, l’AS.I.A.-RdB e gli inquilini interessati, che aveva definito l’avvio delle procedure di acquisto del patrimonio invenduto da parte dell’Ater, c’era la convinzione che anche per questa dismissione ci si avviasse verso una conclusione positiva.
Le ultime notizie invece hanno svelato la condotta non proprio cristallina della proprietà.
La società immobiliare SACI S.a.s., con sede a Roma in via Cola di Rienzo 290, incaricata per la vendita immobiliare da Hampton International su mandato di Area Mestre, ha presentato pochi giorni fa ai dipendenti ACEA, attraverso una convenzione stipulata con il CRA (Circolo Ricreativo Aziendale), un’opportunità d’acquisto per gli immobili non prelazionati nella dismissione immobiliare della Fata Assicurazioni Danni S.p.a. in via Pincherle 153-169, al medesimo importo offerto agli inquilini.
Cioè con una mano si stringe un accordo con la Regione che riguarda l’intero invenduto e con l’altra si procacciano acquirenti terzi attirandoli con la possibilità di fare un affare.
Tutto questo senza che la SACI né la Giacomazzi abbiano alcun titolo a stipulare accordi, dal momento che fino al 15 dicembre 2008 l’intera proprietà rimarrà in mano a Fata.
Inutile ogni commento sul cinismo degli speculatori che pensano di continuare indisturbati a portare avanti i loro malaffari senza curarsi né di chi abita negli alloggi messi in vendita né dei lavoratori ACEA, alcuni dei quali hanno già optato per l’acquisto versando una quota di 15mila euro.
Adesso la SACI ha dovuto ritirare l’offerta, ma questa vicenda è l’esempio di come società immobiliari e aziende continuino a fare profitti mentre i costi della crisi economica ricadono sempre sulle spalle degli inquilini e dei lavoratori.
Vogliamo dire chiaramente le cose come stanno. A via Pincherle 153-169 non ci sono appartamenti disponibili e soprattutto ci sono inquilini decisi a difendere a ogni costo il proprio diritto alla casa. Questo vale per Giacomazzi e Area Mestre, ma vale anche per la Regione e per l’Ater che devono con la massima urgenza convocare i diretti interessati e chiudere definitivamente l’accordo così come concordato il 28 ottobre 2008 in via del Caravaggio.
AS.I.A. RdB
Comitato inquilini via Pincherle 153-169