Un autista e dirigente sindacale dell'USB dipendente della City Sightseeing Napoli è stato sospeso dal soldo e dal servizio per aver pubblicato sul proprio profilo facebook un post in cui denunciava il problema del traffico a Napoli e l’incapacità dell'amministrazione comunale di risolverlo.
L’accusa rivolta al dipendente è quella di essere alle dipendenze di una azienda che per lo svolgimento della propria attività necessita di autorizzazioni regionali e comunali. Quindi il contenuto del post, essendo riconducibile all’attività lavorativa svolta dal dirigente sindacale presso la City Sightseeing, assume profilo rilevante ai fini disciplinari.
Una decisione inaccettabile che lede il legittimo esercizio del diritto di critica sindacale con la chiara volontà di privare i lavoratori, in questo caso un dirigente sindacale, di manifestare liberamente il proprio pensiero.
Il sapore strumentale delle accuse mosse lascia poco spazio alle interpretazioni. Un provvedimento adottato, tra l’altro, senza che il lavoratore abbia mai nominato o fatto riferimento alla società per cui lavora.
Se davvero la City Sightseeing Napoli è preoccupata per la propria immagine a livello internazionale, ritiri immediatamente questo inaccettabile ed assurdo provvedimento nei confronti di un dirigente dell’Unione Sindacale di Base. Chieda all’attuale amministrazione di potenziare le Ztl, le corsie preferenziali e di attuare un concreto piano traffico per favorire la mobilità dei mezzi pubblici, evitando di offrire ai tanti turisti una immagine pessima di Napoli in tutto il mondo.
Un chiaro ed inequivocabile segnale che presumibilmente riconduce la società City Sightseeing Napoli ad una fallimentare corrente politica da difendere con ogni mezzo, tanto a livello regionale, quanto a livello nazionale.
Rivolgo un personale appello, in qualità di responsabile provinciale dell’USB Lavoro Privato, all’attuale sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a tutte le forze politiche e sociali che ancora credono nei diritti costituzionali, affinché condannino questo surreale provvedimento, chiedano l’annullamento dello stesso e il reintegro immediato del sindacalista USB nel proprio posto di lavoro.
Da parte nostra siamo determinati ad andare avanti. Difenderemo in tutte le sedi il lavoratore sotto attacco e continueremo a combattere questa nostra battaglia di dignità, democrazia e giustizia senza fare un passo indietro.
Esecutivo Provinciale USB Lavoro Privato
Adolfo Vallini