16.000 morti, in Lombardia: nella quasi totalità imputabili alle scelte operate dalla politica regionale in merito al funzionamento del Sistema Sanitario Regionale.
Ma è soprattutto il paragone con le altre regioni a rendere drammaticamente impietoso il confronto con una regione, la Lombardia, che ha deciso con Formigoni, Maroni e Fontana di distruggere il sistema sanitario pubblico a tutto beneficio della sanità privata e degli “amici” imprenditori che la gestiscono.
Una politica criminale che ha la mano sul grilletto della pistola, ancora fumante.
Malgrado tutto questo oggi sembri chiaro a tutt*, il governo con il Decreto Rilancio, non sembra avere in mente una sanità diversa da quella che ha causato questa drammatica situazione: per la sanità solo misure provvisorie, temporanee, precarie. Come se, finita l’emergenza, tutto dovesse tornare esattamente alla vecchia normalità. Una normalità che è stata il problema e non, evidentemente, la soluzione.
E’ così che anche gli “Eroi” sanitari, acclamati da tutti, oggi sono già scivolati nel dimenticatoio: niente assunzioni stabili, nessuna stabilizzazione dei precari, spariti, beffardamente, dal Decreto anche i 1000 euro di premio previsti originariamente.
Per tutte queste ragioni, domani 29 maggio alle 10.00 si terrà un nostro presidio sotto la sede regionale dell’Assessorato di Gallera