ADM: RIUNIONE DEL 5 GENNAIO.
SULLE PROGRESSIONI, GRAZIE A CGIL-CISL-UIL, I LAVORATORI HANNO PERSO DUE ANNI.
Si è tenuta la scorsa settimana una riunione sindacale in cui sono stati siglati gli accordi sul Fondo 2020 e sulla mappatura delle sedi RSU.
Come USB abbiamo siglato entrambi gli accordi, il primo per l’accresciuta disponibilità delle risorse, la seconda perché non era possibile trovare una soluzione per una diversa mappatura che eliminasse la distinzione fra sedi ex dogane ed ex monopoli, in quanto in questi anni il vertice della nostra Agenzia si è preoccupato di stravolgere loghi e nomi ma non di fare quello che era da fare, ovvero l’integrazione funzionale fra le due strutture. Ulteriori problemi nasceranno dal fatto che con atti di micro organizzazione sono stati istituiti micro uffici dirigenziali, con un numero di dipendenti talmente esiguo che non sarà facile svolgere lì le elezioni. L’ordine di grandezza di questi atti organizzativi ci dà la misura della linea strategica di chi li ha emessi.
Si è tornato inoltre a parlare di progressioni economiche.
Su questo argomento abbiamo espresso tutta l’amarezza per quello che sarebbe potuto essere e non è stato. USB ha da sempre pensato che il percorso di progressioni economiche non andasse interrotto.
Incomprensibilmente nel 2020 e nel 2021, nonostante le nostre continue richieste, si è invece deciso di non stanziare risorse per finanziarle. Le motivazioni le trovate nel comunicato di cgil cisl uil del 27 ottobre, che alleghiamo affinchè sia chiaro a tutti di chi è la responsabilità se non abbiamo fatto progressioni economiche in questo biennio…
Ci hanno dapprima detto che sarebbe diminuita troppo la produttività collettiva, quando non è mai stata così alta come nel 2020 (e comunque la cifra non corrisponde a quella riportata nel loro comunicato). Poi che eravamo dei demagoghi che non volevano far passare tutto il personale, il che ci fa pensare che oltre a saper far poco di conto non abbiano molta dimestichezza nemmeno con l’italiano. Infine che occorreva aspettare il nuovo contratto per fare una procedura aperta agli apicali, ma ora che il nuovo contratto è stato firmato ed è in attesa di certificazioni, chiedono di fare una procedura con i vecchi criteri, quindi senza gli apicali!!!!
Queste posizioni contraddittorie e confuse, insieme alla mancanza di strategia del Direttore del Personale che ha rimandato ai primi dell’anno nuovo una materia che doveva essere affrontata prima della chiusura di quello passato, come fatto ad esempio nell’agenzia delle entrate, sono la causa della situazione in cui ci troviamo ora, con un tentativo in extremis di recuperare la quota di progressioni che avremmo dovuto fare nel 2021 e con uno scenario che rischia di spaccare in due il personale fra chi ci rimette e chi ci guadagna.
Già perché nonostante fosse evidente da tempo che non solo i criteri ma anche gli importi sarebbero cambiati con il nuovo contratto, la proposta che ci hanno portato al tavolo il 5 gennaio è quella di partire nel 2022 con i vecchi criteri per il 50% del personale, mentre il restante personale sarebbe passato negli anni successivi con i nuovi criteri.
Quindi, mentre finora ogni ciclo di progressioni economiche si è chiuso riportando allo stesso livello retributivo il personale che ricopriva la stessa posizione economica, stavolta per alcune posizioni rischia di non essere così. Ad esempio un F1 della Terza Area che passerà ad F2 nel 2022 con i vecchi criteri avrà un incremento di 1.148 euro, mentre chi passerà dopo riceverà invece 2.250 euro. Al contrario un F3 della Terza Area che passa nel 2022 ad F4 avrà 4.158 euro, chi passerà dopo 2.250. In Seconda Area, invece, un F2 che passa in F3 col vecchio ordinamento riceverà 2.165 euro, col nuovo 1.250. Un F4 che passa F5 riceverà 566 euro col vecchio e 1.250 col nuovo.
Affinché tutti possano avere chiara la propria posizione riportiamo una tabella con gli importi delle progressioni con il vecchio e con il nuovo ordinamento:
Passaggi | da | a | VECCHIO ORDINAMENTO* | NUOVO ORDINAMENTO |
| PRIMA AREA | |||
| ||||
| F1 | F2 | 848,86 | 800 |
| F2 |
| 0 | 800 |
| SECONDA AREA | |||
| ||||
| F1 | F2 | 1.739,37 | 1.250 |
| F2 | F3 | 2.164,85 | 1.250 |
| F3 | F4 | 1.587,58 | 1.250 |
| F4 | F5 | 565,75 | 1.250 |
| F5 | F6 | 805,11 | 1.250 |
| F6 |
| 0 | 1.250 |
| TERZA AREA | |||
| ||||
| F1 | F2 | 1.148,06 | 2.250 |
| F2 | F3 | 2.430,39 | 2.250 |
| F3 | F4 | 4.158,35 | 2.250 |
| F4 | F5 | 2.208,00 | 2.250 |
| F5 | F6 | 2.234,82 | 2.250 |
| F6 |
| 0 | 2.250 |
*gli importi del vecchio ordinamento sono al netto degli incrementi contrattuali e comprensivi dell'elemento perequativo. |
La riunione si è chiusa con l’impegno dell’Agenzia di effettuare in tempi brevi una verifica con gli organi di controllo sulla possibilità di siglare oggi un accordo per le progressioni che vadano comunque in quota 2021.