Ancora nessuna soluzione nella vicenda di Riccardo Cristello, licenziato da ArcelorMittal per aver condiviso un post sulla fiction '"Svegliati Amore Mio". Dopo lo sciopero e il presidio a Taranto e l’incontro a Roma con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, non ci sono più stati sviluppi, ma Cristello e l’Unione Sindacale di Base non mollano: USB scioglie il presidio davanti allo stabilimento di Taranto ma sposta la protesta nella capitale, proclamando uno sciopero e un presidio al Ministero dello Sviluppo Economico per giovedí 22 aprile.
"Dopo aver inviato la lettera di impugnativa di licenziamento – racconta Cristello ripercorrendo la vicenda - l’avvocato Mario Soggia è stato contattato da un avvocato di Milano il quale, per conto di ArcelorMittal, ci ha invitato ad un incontro per il mattino successivo alle 9,00 presso la direzione dell’azienda con Arturo Ferrucci, Direttore delle Risorse Umane. Ferrucci ha rifiutato in maniera netta l'ipotesi che io potessi farmi assistere oltre che dall’avvocato, anche da un rappresentante del sindacato USB. Nell’incontro abbiamo ribadito che nel post non era presente alcun riferimento, nemmeno implicito, alla gestione Mittal dello stabilimento siderurgico di Taranto. Per questo ho messo in evidenza che non sono nelle condizioni di dover chiedere scusa, in quanto non posso essere ritenuto responsabile di alcun comportamento scorretto e tanto meno denigratorio nei confronti dell’azienda. Come da richiesta dell’azienda e secondo accordi presi in quella sede con l’avvocato Soggia, abbiamo inviato circa due ore dopo, per iscritto, approfondite spiegazioni relative al momento storico al quale si riferiscono la fiction "Svegliati Amore Mio" e il post che ha poi generato la forte e per noi ingiustificata reazione dell'azienda. A questo punto abbiamo atteso quasi 24 ore per ricevere da ArcelorMittal un testo totalmente rivisto e che soprattutto riportava anche una frase di scuse che avrei dovuto sottoscrivere".
"Insistere attribuendo al lavoratore responsabilità inesistenti ed obbligarlo a chiedere scusa in cambio del reintegro ci sembra svelare la chiara mancanza di volontà a conciliare - commenta il coordinatore provinciale USB Taranto, Franco Rizzo - L'apertura sbandierata alla stampa e le dichiarazioni sull'intenzione di risolvere bonariamente la questione sono solo una montatura che sta creando grossi problemi di salute al lavoratore, il quale è stato costretto nelle ultime ore a ricorrere alle cure dei medici. Noi confermiamo la decisione di continuare a combattere per portare avanti i diritti di Cristello, che rappresenta la condizione di moltissimi lavoratori. La vicenda si carica di maggiore significato proprio perché sintetizza in realtà la battaglia di tanti. Per questo giovedí 22 torneremo a Roma, questa volta coinvolgendo il ministro Giorgetti".
Prosegue intanto sul sito www.usb.it la raccolta firme per l'annullamento del licenziamento di Cristello.
Unione Sindacale di Base Taranto