Il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri ha emanato tramite una Direttiva, la 1/2022, indirizzata a tutti gli uffici anagrafici territoriali, le diposizioni per derogare all’articolo 5 della legge 80/2014 (cosiddetta Legge Renzi-Lupi) ed ottenere dunque la residenza anagrafica anche in assenza della detenzione di un titolo sull’alloggio in cui si abita. Si è dato così seguito alla mozione n. 121 votata lo scorso giugno dalla maggioranza dell’Assemblea Capitolina. Ricordiamo che la deroga non è un intervento normativo del sindaco stesso, il quale non potrebbe scavalcare una norma nazionale, ma è prevista dalla legge stessa. Con questa direttiva si danno indicazioni alle anagrafi sul come applicarla.
Entrando nel merito potranno dunque chiedere l’iscrizione anagrafica, intesa nel suo ruolo originale di dichiarazione di dimora stabile e abituale, tutti coloro i quali rispondono ai requisiti del punto 2 e seguenti lettere:
- i nuclei in carico ai servizi sociali o in condizione di fragilità (presenza di minori, disabili, over 65)
- i nuclei che hanno un reddito inferiore a quello di accesso per le case popolari (21.190,14 euro calcolati come previsto dalla legge n. 457/78 e s.m.i.)
- i nuclei in condizioni di forte disagi abitativo
- i titolari di protezione internazionale ed i richiedenti asilo politico (al punto 5 si fa riferimento anche agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia)
Inoltre a tali soggetti è consentito partecipare al bando per l’assegnazione di un alloggio popolare (Bando ERP 2012). Questi dovranno inoltrare tale domanda entro 4 mesi.
Asaia-USB esprime soddisfazione per il risultato raggiunto a seguito delle mobilitazioni portate avanti in questi anni insieme al Movimento per il diritto alla casa ed in seguito alla campagna “Batti il 5”. Quest’ultima iniziativa rimane comunque in corso poiché il risultato è parziale, in quanto le deroghe potrebbero non interessare tutta la platea sprovvista di residenza e soprattutto perché è limitata alla città di Roma. Lo abbiamo già sostenuto e lo ripetiamo con forza, l’articolo 5 della Legge Renzi-Lupi (così come l’articolo 3 che prevede la dismissione di parte del patrimonio pubblico) va abrogato. Va inoltre affrontata finalmente la questione rimasta aperta sulla regolarizzazione degli abitanti delle case popolari che per redditi rientrano nei requisiti dell’edilizia pubblica ma ne sono stati esclusi in quanto la Legge Regionale ha regolarizzato fino al 23 maggio 2014 (data di entrata in vigore dell’articolo 5). In questo senso dobbiamo continuare ad organizzare il legittimo conflitto sociale affinché il diritto alla Casa venga riconosciuto a tutti e tutte.
Rimaniamo comunque vigili nei confronti di eventuali azioni del Governo volte a vanificare quanto fin qui ottenuto e a strumentalizzare l’emergenza abitativa soffiando sulla fiamma della guerra fra poveri. Specie e soprattutto in tempi di crisi c’è bisogno di più diritti, salari più alti, basse tariffe per luce e gas, più case popolari e garanzie più estese per tutti e tutte.
Gli sportelli Asia daranno assistenza a tutti i cittadini che vorranno inoltrare agli Uffici Anagrafici la propria dichiarazione di residenza.
Asia-USB Roma