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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

BOERI INTERVIENE AL TAVOLO SINDACALE. PER IL CCNI 2017 PROBABILI TEMPI BREVI

Nazionale,

Comunicato n. 75/16

Il presidente Boeri è intervenuto al tavolo nazionale convocato ieri per la discussione sul Contratto Integrativo 2017.

La comunicazione del presidente ha toccato diversi aspetti, a partire dal piano delle assunzioni e dalla stabilizzazione dei comandi.

Dopo l’approvazione della determina per l’inserimento nei ruoli dei lavoratori di area C in posizione di comando, è stata confermata la volontà di procedere con il 2017 alla stabilizzazione anche dei colleghi dell’area B, per i quali abbiamo chiesto  la rapida adozione di una nuova determina già nei primi mesi del prossimo anno. In merito alla possibilità di effettuare nuove assunzioni il presidente ha invece sottolineato le difficoltà che l’Istituto ha incontrato  a causa della richiesta del voto di fiducia sulla legge di stabilità, che ha impedito la presentazione di qualsiasi emendamento, compreso quello relativo all’autorizzazione alle assunzioni già chieste dall’INPS alla Funzione Pubblica. Per la verità, la proposta di assunzioni era stata già in precedenza bocciata politicamente dal ministro Poletti. L’Istituto spera in ogni caso di ottenere uno specifico strumento legislativo e su quello sta lavorando.

Assolutamente inattesa invece la comunicazione del blocco della sperimentazione  sul nuovo modello di servizio già avviata in Friuli V.G..

La riorganizzazione presentata in via definitiva solo poche settimane fa dall’ex direttore generale dr. Cioffi, che l’aveva fortemente sostenuta e per la quale almeno cinque gruppi di lavoro avevano lavorato per più di due anni, sembra essere ufficialmente tramontata.

Il presidente, evidentemente, vuole cancellare qualunque traccia del passaggio all’INPS del direttore generale da lui scelto e con il quale ad un certo punto è entrato in rotta di collisione.

Saranno le Direzioni Regionali, anche in collaborazione tra loro per un massimo di tre, a presentare progetti di miglioramento organizzativo di carattere non strettamente territoriale, con studi di fattibilità collegati all’individuazione di obiettivi e benefici misurabili che, valutati da una commissione, potranno essere estesi a tutto il territorio nazionale. Il presidente Boeri sembra amare le commissioni, ma quella dell’organizzazione interna da chi sarà composta? Il processo di riorganizzazione sarà sostenuto dall’attività di formazione, prevalentemente on the job, che avrà il compito di garantire il trasferimento delle conoscenze. E così si scarica ancora una volta sui lavoratori l’onere di supportare l’eventuale nuovo processo di riorganizzazione.

Non meno rilevante la comunicazione sulla misurazione della performance, che non potrà più fondarsi esclusivamente sull’aumento incrementale dell’attività di produzione, puntando invece ad attribuire un maggior peso agli aspetti qualitativi. Nessun accenno invece al processo di riorganizzazione complessiva dell’Istituto conseguente all’attuazione dell’ordinamento dei servizi approvato, contro tutto e tutti, con la determina presidenziale n. 110 del luglio 2016.

Nel nostro intervento abbiamo valutato negativamente quanto emerso in merito al processo di riorganizzazione  dell’Istituto ritenendolo distante dalla realtà ed incapace di offrire soluzioni  alle vere emergenze, tra le quali i ritardi sempre più rilevanti nell’erogazione delle prestazioni ad un utenza, motivatamente insoddisfatta ed indignata, a cui sono quotidianamente chiamati a rispondere i lavoratori dell’INPS.

Di fatto con l’ordinamento dei servizi approvato con la determina di luglio, non si riduce il numero dei dirigenti di prima fascia come ampiamente sostenuto, anche attraverso l’utilizzo dei media, ma si interviene invece in modo contraddittorio proprio su quelle direzioni centrali che risultano strategiche per il governo della profonda trasformazione  che si vorrebbe imprimere all’Istituto. Come si fa a cancellare una direzione centrale come l’Organizzazione, se si vuole mettere mano alla riorganizzazione dell’INPS?

Dopo aver portato all’attenzione del tavolo quanto emerso ad un recente  incontro tenutosi all’INAIL sull’attività degli ispettori di vigilanza e sul avvio ufficiale dell’INL il 1° gennaio 2017, abbiamo chiesto che l’Istituto si faccia promotore della convocazione di una “conferenza dei servizi”  per chiarire le incertezze che ancora permangono su tale argomento, anche  a causa dei diversi comportamenti assunti dai soggetti coinvolti.

Infine, prima che il presidente lasciasse il tavolo, abbiamo chiesto che si  mantenga fede all’impegno per la convocazione di un incontro  sulle cosiddette attività sociali, in particolare sull’utilizzo delle risorse e delle strutture immobiliari appartenenti al Fondo del Credito, oggi lasciate ad un doloso abbandono.

 

CCNI 2017

Il tavolo è poi proseguito brevemente con la consegna della nuova ipotesi di CCNI 2017 con il quale, oltre all’utilizzo di altri 20 milioni per il finanziamento dei passaggi di sviluppo economico, che porterebbe a ridurre l’intero percorso delle decorrenze alle prime due annualità (2016-2017),  si potrebbe finalmente aprire la possibilità di una risposta positiva   rispetto alle richieste ormai annose della USB in merito al mansionismo  e ad un riconoscimento economico rispetto al blocco dei passaggi per i colleghi inquadrati in B3 e A3 prima delle selezioni 2016.

Sembra, quindi, che si sia imboccata la strada giusta e che due delle tre richieste della USB siano state prese in considerazione: esaurimento delle graduatorie delle3 progressioni economiche entro il 2017 e riconoscimento economico per gli A3 e B3. Manca un terzo punto per noi altrettanto importante: la seconda fase dei passaggi nelle aree A e B per poter collocare tutto il personale di quelle aree ad A3 e B3.

La battaglia sul mansionismo che i lavoratori stanno portando avanti con la USB potrebbe così vedere un risultato complessivo che, seppur non soddisfacente, fornisca alcune risposte significative.

Infine, confermando che le posizioni organizzative/responsabilità dei team devono essere finanziate con le risorse dell’amministrazione, abbiamo espresso la nostra contrarietà all’ennesima proroga di tali incarichi, in particolare quelli relativi ai capo progetti dell’area informatica, che si ripete ormai da anni mortificando le giuste aspettative dei lavoratori.

Sull’argomento è intervenuto il direttore generale f.f. rinviando ad una totale e complessiva revisione delle posizioni organizzative immediatamente dopo l’attribuzione degli incarichi dirigenziali a seguito degli interpelli. 

Il tavolo è stato aggiornato a mercoledì 21 e staremo a vedere se quelle che abbiamo recepito come iniziali aperture si tradurranno poi in fatti concreti.