E’ bastata la notizia che il Nuovo Statuto della Cassa di previdenza ed Assistenza del MIT è stato definitivamente approvato con un D.M. a firma dei Ministro Delrio e Padoan, per generare il “panico” tra alcune sigle sindacali.
C’è chi abbandona (CGIL e CISL) il tavolo tecnico che aveva iniziato una discussione su una possibile armonizzazione tra le tutele offerte dalla CPA e dal Comitato Sussidi, chi sullo stesso tavolo (UIL), graniticamente afferma una tesi, per poi un attimo dopo essere pronto a rivalutarla, chi (INTESA) lancia proposte “per allodole” chi, come la CISL, lamenta complotti o lancia generiche accuse a “responsabili della crisi finanziaria della CPA”, (quando per anni la stessa sigla è stata ampiamente rappresentata in seno al consiglio di amm.ne), e per finire chi (Cobas MTCT) pronti a riaprire i battenti, pur di piazzare un loro rappresentante.
Insomma ce ne è per tutti i gusti.
A nostro giudizio sono tutte posizioni già da campagna elettorale per il rinnovo delle cariche di consigliere d’amministrazione della Cassa, che tanto evidentemente fanno gola per quanto consenso hanno garantito in passato a chi ha seguito logiche diverse.
La USB NON DIMENTICA, e si augura che anche i lavoratori lo facciano, quando si tratterà di esprimere un giudizio sull’operato dei consiglieri e delle sigle che essi rappresentano, che hanno avallato la trasformazione della Cassa da contenitore di diritti, a mero contenitore di aspettative in ossequio al principio delle compatibilità economiche tanto caro ai governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, che determinano ad esempio il blocco del contratto del Pubblico Impiego dal 2009!
Principio che può essere così tradotto per la Cassa: oggi ho i soldi e ti garantisco le tutele, domani no e così niente tutele. I lavoratori non dimenticano che il Consiglio di Amm.ne della CPA, con l’unica opposizione della USB, ha votato le modifiche allo statuto che hanno comportato una perdita per tutti i dipendenti del MIT di oltre 80 milioni di euro, riuscendo in un “capolavoro”, trasformare un diritto in una aspettativa, tale da trasformare i creditori in debitori. Capolavoro di cui hanno già fatto le spese i colleghi andati in pensione a partire dal 2012 che hanno visto una decurtazione della loro Indennità Una Tantum, del 4%, a seguire dell’8%,poi del 12% etc, che a partire dall’approvazione del Nuovo statuto arriverà fino al 50% ( ex lavoratori LL.PP.)
La USB sta valutando l’opportunità di presentare proprie candidature alle prossime elezioni per la CPA, visto che con la riduzione a soli 4 membri eleggibili nel CdA si snatura la presenza dei rappresentanti dei lavoratori in un istituto che avrebbe ancora possibilità di crescita, lottando affinché nuove risorse affluiscano alla Cassa per il pieno raggiungimento dei suoi scopi statutari.
Quanto infine alla questione dei rapporti tra Cassa e Comitato Sussidi, la USB considera la possibilità di spostare, operativamente tra i due soggetti la parte assistenziale cioè in particolare le spese mediche, purché ciò non comporti alcuna una diminuzione di tutele, ed abbia come condizione pregiudiziale il reperimento di nuove risorse.
Infine il Consiglio di Amministrazione sta valutando come investire i fondi della cassa (trattasi di importi dell'ordine dei 30-45 milioni di euro). La USB PI valuterà le proposte di investimento allo studio, ponendo la massima attenzione alla salvaguardia dei soldi dei lavoratori, a causa del noto e mutato contesto dei mercati finanziari e dei rischi connessi.
Vi terremo informati
USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti