Passa il tempo ma certi dirigenti non cambiano, continuano a replicare comportamenti sgradevoli, convinti di essere nel giusto e d’interpretare al meglio il ruolo di grand commis dello Stato.
E’ il caso dell’attuale direttore regionale dell’Emilia Romagna, Giuliano Quattrone. Il 25 luglio scorso ha inviato un messaggio Hermes ai dipendenti della regione per annunciare la pubblicazione del D.Lgs 116/2016 sui licenziamenti disciplinari per assenteismo, avvertendo, nella parte conclusiva del messaggio, che per ottemperare agli obblighi di controllo “…la Direzione effettuerà di tanto in tanto controlli a campione e senza preavviso (es. controfirma)…”.
Ricordiamo che il lavoratore è tenuto ad attestare la propria presenza in entrata e in uscita una sola volta utilizzando l’apposito badge rilasciato dall’Amministrazione. Ogni altra richiesta di attestazione supplementare della presenza in servizio, ad esempio tramite l’apposizione di una firma su un foglio predisposto dalla direzione di sede, è nulla e il dipendente si può rifiutare di aderire alla richiesta.
Invitiamo il dott. Quattrone, e chi per lui, a citare la norma di legge o contrattuale, sempre che esista ma a noi è sconosciuta, che permetta questo genere di controlli. Diverso è verificare se il lavoratore è effettivamente al suo posto di lavoro, ma in questo caso non serve firma supplementare. Con la scusa della lotta all’assenteismo ci sembra che si vogliano introdurre ulteriori forme di controllo che violano le norme che regolano il rapporto di lavoro e offendono i lavoratori dell’Istituto.
Aspettiamo che il valente dirigente generale dell’INPS indichi la norma richiesta, altrimenti interrompa immediatamente ogni iniziativa che influenza negativamente il clima aziendale.