Partiamo dall’accordo del 26 settembre.
USB ha firmato quell’accordo, che prevedeva la ripartizione del 90% del Fondo, affinchè fosse possibile al più presto erogare ai lavoratori, vista la grave situazione attuale, una cifra consistente di queste risorse.
E’ stato molto faticoso riuscire ad ottenere dall’amministrazione l’impegno formale per esaminare le modalità di distribuzione del restante 10% entro il mese di ottobre, ora il tempo sta scadendo e l’accordo si trasforma in beffa per i lavoratori.
Parliamo chiaro. Abbiamo chiesto e motivato la necessità di firmare un accordo che prevedesse l’erogazione di tutta la quota incentivante senza l’uso, ovviamente, della scheda di valutazione che riteniamo da sempre sbagliata. Questo criterio è inoltre inapplicabile nell’anno di ingresso dei lavoratori ex-DTEF, che in taluni casi non sono stati neppure messi in condizione di poter lavorare.
Ritenevamo che fosse estremamente rischioso congelare queste somme e, per togliere dagli impicci l’amministrazione e qualche sindacato che continuava a sostenere che non era possibile che l’intero fondo fosse destinato a tutto il personale, abbiamo proposto che il 10% fosse riservato al personale della prima area cui negli anni passati non è stato applicato integralmente il CCNL delle Agenzie Fiscali che prevedeva lo svuotamento della stessa con conseguente passaggio nella prima fascia della seconda area.
Una soluzione che avrebbe reso un po’ di giustizia a chi in questi anni non ha avuto alcuna progressione economica, non determinando tra l’altro una pesante perdita economica per alcun lavoratore.
Ma anche su questo fronte abbiamo ottenuto risposte negative.
Ora però la situazione sta diventando davvero grottesca con un’Amministrazione che evidentemente non tiene in alcun conto gli impegni presi e altre Organizzazioni Sindacali che, dimenticando quello che hanno firmato “dormono sugli allori”, non valutando l’urgenza ed i rischi del momento.
E se non si riesce mantenere un piccolo impegno come questo come si può pensare di riuscire a sciogliere le problematiche legate a nuovi passaggi economici come da accordo quadro del 29 dicembre 2010, prima dell’incorporazione con l’Agenzia delle Dogane?
A tutto questo si aggiunge anche un’insufficiente risposta fornita dall’AAMS in merito ai chiarimenti sulla costituzione del Fondo richiesta da USB.
Chiediamo oggi all’AAMS che, in un sussulto di orgoglio, si assuma la responsabilità di erogare l’intero fondo incentivante senza la scheda di valutazione, impegnandosi in ogni modo affinchè questo sia certificato in tempo utile ad una veloce erogazione.
I lavoratori non possono permettersi di perdere questi soldi per l’inerzia di una Dirigenza sorda ad ogni sollecitazione che, evidentemente, preferisce nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi ma continueremo a pressare l’amministrazione per ottenere quanto dovuto ai lavoratori.