“Mobilitiamo le Agenzie Fiscali”, con questa indicazione è partito in tantissimi uffici finanziari un percorso di mobilitazione fatto di assemblee, presidi e momenti di comunicazione con l'utenza, che avrà il suo approdo nello sciopero generale del 18 ottobre, indetto dall'USB e dal sindacalismo di base e conflittuale.
A pochi giorni dall'occupazione della sede centrale dell'Agenzia dell'Entrate, attuata da una delegazione dell’USB P.I. Agenzie Fiscali, si è messo in moto un percorso molto partecipato di confronto con i lavoratori sulla necessità di difendere ed investire nella macchina fiscale per “conquistare” un fisco che sia realmente equo e giusto. Nell'ambito di questo percorso sono già state indette, ad oggi, ben 52 assemblee in tutta Italia.
A Roma, martedì 8 ottobre, presso la Direzione regionale in via Capranesi 60, si svolgerà dalle ore 9.30 un'assemblea che coinvolgerà le molte centinaia di lavoratrici e lavoratori della "cittadella finanziaria". Questa iniziativa è intesa anche come un'occasione di dialogo con i contribuenti che frequentano gli uffici e che, come i lavoratori dipendenti ed i pensionati, pagano sulla loro pelle gli effetti dei tagli alla Pubblica Amministrazione, ricevendo sempre meno servizi a fronte di una pressione fiscale che cresce solo per chi le tasse le paga già fino all'ultimo centesimo.
L’USB P.I. Agenzie Fiscali da tempo chiede politiche che valorizzino il comparto ed il personale, con il rafforzamento dei servizi fiscali sul territorio oggi pesantemente minacciati da un piano di chiusura, che avrà ripercussioni molto negative sui lavoratori e sulla collettività.
A chi vuole isolare i lavoratori del Fisco e contrapporli all'opinione pubblica, risponderemo nell'unica maniera possibile: creare anche sulla questione fiscale un fronte comune che tenga insieme le ragioni dei lavoratori con quelle della cittadinanza. Una scommessa che è al centro dello sciopero generale del 18 ottobre.