Nella giornata di oggi 12 gennaio 2017 si è svolto un nuovo incontro tra le OO.SS. ed i vertici del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro, nelle persone di Pennesi e Papa, presenti anche il direttore centrale Inail Cariola ed il direttore centrale vigilanza INPS Vitale, sulle modalità organizzative della nuova agenzia così come formulate nell’ultima bozza di circolare.
La USB è l’unica sigla sindacale che si è presentata all’appuntamento mettendo in atto un presidio sotto la sede del ministero di via Fornovo, al quale hanno partecipato circa cinquanta ispettori che hanno sostenuto la delegazione USB che partecipava all’incontro.
Nel suo intervento al tavolo la USB ha ribadito la propria netta contrarietà all’organizzazione che si intende dare all’INL denunciando il tentativo di utilizzare l’istituzione di questa Agenzia per sottoporre a controllo politico tutta l’attività di vigilanza.
Dopo avere letto il comunicato che qui alleghiamo, nei successivi interventi la delegazione USB, formata colleghi degli ENTI e dell’Ispettorato, ha affermato con forza che l’impianto organizzativo che emerge dalla circolare è una forzatura rispetto al disposto legislativo del decreto 149/2015 che prevede il coordinamento tra INPS, INAIL e DTL e non l’assorbimento degli ispettori di vigilanza nel nuovo Ispettorato, ha criticato il modello fortemente burocratico espresso dalla procedimentalizzazione della vigilanza, che lede fortemente l’autonomia e la professionalità degli ispettori ed ha portato all’attenzione di tutti i problemi concreti che si pongono nell’unificare modalità di vigilanza che hanno logiche molto diverse.
La USB ha evidenziato inoltre lo stato di confusione in cui operano attualmente i colleghi della Vigilanza che sono in attesa di un vademecum comportamentale e procedurale chiaro e puntuale che lo aiuti a superare questo periodo di transizione.
Ad illustrare la situazione di confusione sarà sufficiente ricordare le ultime “imbarazzanti” comunicazioni in merito alla cancellazione, con un tratto di penna, del logo di INPS ed INAIL dagli atti ufficiali, apponendo in sostituzione, sempre a penna, il logo INL.
L’intervento del Dr Pennesi in risposta alle varie richieste sindacali è stato caratterizzato, tra l’altro, dall’ammissione che gli ispettori vengono da mondi diversi e che non crede nella figura dell’ispettore unico, la specificità delle diverse aree tematiche impone che sia la programmazione che l’attuazione della vigilanza avvenga con diverse modalità, sia nell’ambito previdenziale, assicurativo che lavoristico.
Il dr. Papa alla fine della riunione ha fornito solo informazioni di tipo generico, precisando che la nota del 2009 sulla procedimentalizzazione non è più valida e che si può valutare di firmare un protocollo per l’istituzione di un tavolo tecnico sulle diverse problematiche che via via si porranno, formazione UPG, percorsi stabili di formazione, etc.
Un passaggio che riteniamo rilevante in quanto certifica la bontà dei rilievi che come USB abbiamo da sempre evidenziato.
La riunione è stata poi rimandata al pomeriggio di giovedì 19 gennaio, dove ogni sigla sindacale si è impegnata a portare un proprio documento sulle criticità da affrontare.
L’impegno della USB sarà quella di esprimere con la massima chiarezza e trasparenza possibile le nostre posizioni in un documento con l’impegno di metterlo a conoscenza di tutto il personale una volta preparato.
Ribadiamo, infine, alcuni concetti fondamentali in modo forte e chiaro:
- il personale ispettivo deve potere avere un forte legame con il territorio e l’autonomia necessaria allo svolgimento della sua funzione;
- il personale Ispettivo non deve subire alcuna penalizzazione di tipo economico con l’istituzione della INL;
- abbandonare quindi qualsiasi idea di procedimentalizzazione dell’attività ispettiva, per tutti gli Ispettori INPS, INAIL, DTL, che implichi la volontà di uniformare ogni verifica secondo canoni e buone pratiche di derivazione politica;
- il nuovo ispettorato dovrà per legge svolgere solo la funzione di coordinamento dell’attività di vigilanza delle amministrazioni, ed abbandonare quindi qualsiasi progetto di inglobare il personale ispettivo degli enti con la fantomatica dipendenza funzionale.
- investire seriamente nella formazione abbandonando l’idea di scaricare sulle spalle dei lavoratori anche questo compito soprattutto sulla delicata qualifica di UPG.