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Ricerca

Contratto di Ricerca (ContRic): un cococo nemmeno troppo mascherato, per svilire la ricerca pubblica

Nazionale,

USB denuncerà alla commissione Europea l’accordo firmato all’Aran. L'Europa pretendeva l’eliminazione degli assegni di ricerca (AdR) e il Contratto di ricerca (ContRic) che doveva migliorare le condizioni contrattuali del personale precario, ha perso la sua originaria funzione diventando un malcelato escamotage per mandare a casa migliaia di precari della ricerca.

Le organizzazioni sindacali, con in testa la FLC Cgil, che appartiene ad una confederazione che non sta firmando contratti in sede Aran, hanno di fatto firmato un disastro normativo.

Come appare chiaro dall’accordo, I nuovi contrattisti non hanno diritti se non un definito importo salariale che non è chiaro se sia netto o lordo.

L'impossibilità di stabilizzare questo personale, inoltre, rende il ContRic addirittura peggiore degli AdR che grazie alla Legge Madia erano tutelati stabilendo il diritto di stabilizzazione.

Siamo di fronte da un evidente arretramento contrattuale in linea con il DL Bernini che porterà la ricerca pubblica ad un netto peggioramento.

Per stabilizzare il precariato diviene ora necessario difendere l’articolo 20 della Madia che Aran e CgilAniefCislUilGilda hanno cancellato.