L'ineffabile Ministro Madia, continua nella sua opera persecutoria nei confronti dei lavoratori pubblici e sta provando a differire ancora il nostro sacrosanto diritto a veder sbloccati contratti fermi oramai da sei anni.
Il pretesto, stavolta, sarebbe rappresentato dalla riforma Brunetta che prevedrebbe la riduzione dei comparti di contrattazione.
Una vera e propria provocazione, alla quale USB risponde con una giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori pubblici prevista per venerdì 16 ottobre, davanti alla Funzione Pubblica per chiedere l'immediata apertura dei contratti ed aumenti veri.
Da tempo abbiamo consegnato all'ARAN una piattaforma per il rinnovo dei contratti del p.i. nella quale sono contenuti non solo gli aspetti economici ma anche gli aspetti normativi che dovranno poi essere meglio dettagliati nelle piattaforme di settore.
La costruzione della piattaforma contrattuale delle Agenzie Fiscali, diventerà quindi l'occasione per costruire un contratto che tenga veramente conto delle esigenze salariali e professionali dei lavoratori.
Nel nostro comparto il caos determinato dalla vicenda degli incarichi dirigenziali impone a tutti una riflessione sul clima che si è creato e su come intervenire per stabilire regole serie e trasparenti su materie oggi lasciate al pieno arbitrio dell'amministrazione e di quei sindacati che le hanno avallate.
La somministrazione di incarichi dirigenziali al di là di ogni concorso, le posizioni organizzative speciali, le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità ex art 17 e 18, pagate col fondo di tutti i lavoratori e quindi sottraendo risorse ingenti per le progressioni economiche, fanno parte di un unico disegno che ha permesso all' amministrazione di disporre a suo piacimento delle politiche retributive del personale. E non vorremmo, per esempio, che il recente bando per il conferimento di quattro incarichi dirigenziali ai sensi dell'art 19 comma 6 del d.lgs 165 del 2001, divenisse, con qualche stratagemma, lo strumento per aggirare la sentenza della Corte e far rientrare dalla porta qualcuno appena uscito dalla finestra ...
Soltanto regole certe, chiare e trasparenti possono costituire l'anticorpo necessario per combattere la cultura dell'arbitrio e riconoscere a tutti i lavoratori il giusto inquadramento rispetto al lavoro svolto.
Per questa ragione la proposta di un'area unica già contenuta nella piattaforma del p.i. e da sempre sostenuta da USB Agenzie Fiscali, dovrà essere al centro della piattaforma di settore.
Ma se questa proposta da finalmente uno sbocco ai lavoratori della prima e seconda area resta aperto il problema di quale prospettiva aprire per i lavoratori della terza area e, quindi, per le tante professionalità elevate presenti nel nostro comparto.
Una discussione non più rinviabile sia per liberare le risorse del fondo del salario accessorio gravato dal costo degli incarichi di responsabilità e delle posizioni organizzative, sia per ristabilire criteri certi e trasparente nel diritto alla carriera. Per essere più espliciti se finora l'amministrazione ha fatto il bello e cattivo tempo la piattaforma contrattuale deve divenire lo strumento per sancire la fine di questi meccanismi e riconoscere le professionalità della terza area.
La discussione è naturalmente aperta perchè USB, anche nelle Agenzie fiscali, avvierà assemblee per costruire una piattaforma di settore che nasca dalla discussione e dal confronto tra i lavoratori.
Con l'assemblea di venerdì 16 ottobre l'USB vuole quindi incalzare il Governo per chiedere l'immediata apertura dei contratti ed aprire la mobilitazione nei posti di lavoro.
Come al solito la differenza la farà il livello di partecipazione, l'unico strumento capace di dare gambe e sostanza alle nostre proposte.