E’ stato convocato per il 29 gennaio alle ore 16 un Consiglio Straordinario del Municio XIII sulla dismissione del patrimonio Enasarco. Questo è un appuntamento importante scaturito dopo l’incontro del 21 gennaio promosso dall’AS.I.A. – RdB nella sede del Municipio XIII con il Presidente Vizzani e il capo-gruppo del PD Orneli, presenti numerosi inquilini.
Abbiamo richiesto l’entrata in campo del Municipio, l’istituzione più vicina ai cittadini, per individuare un percorso partecipato, con i Presidenti di municipio quali garanti sia nella definizione delle tutele degli inquilini che non possono comprare che nella vigilanza sulla fissazione dei prezzi di vendita, orientandosi verso la soglia più bassa determinata dall’Agenzia del Territorio.
Chiediamo l’apertura di un dibattito e una chiara presa di posizione del Municipio XIII sulla vicenda delle dismissioni decise dall’Enasarco, che riguarda alcune migliaia di inquilini di Ostia e Acilia, perché venga fermata una nuova speculazione a danno degli inquilini più deboli che aprirà una nuova ferita alla città di Roma il cui effetto sociale ricadrà proprio sulle istituzioni territoriali.
RIAPRIRE LE TRATTATIVE E RIDEFINIRE LE TUTELE
Dopo l'approvazione del piano di dismissione del patrimonio immobiliare Enasarco e l'accordo raggiunto con i sindacati concertativi - firmato senza il mandato preventivo degli inquilini -, sono ancora molti i punti da definire:
• Nelle vendite dirette agli inquilini si propongono prezzi di mercato e si vuole realizzare una forte speculazione. Lo dimostra il fatto che l’Enasarco nel 2006 stava vendendo l’intero patrimonio a Ricucci e company per la cifra di 1,8 miliardi di euro, quanto lo stesso patrimonio è ascritto a bilancio per 3 miliardi di euro. Ma ora che sta vendendo gli alloggi direttamente agli inquilini la Fondazione vuole realizzare 4,5 miliardi di euro, un guadagno di 1,5 mld (+50%).
• Lo strumento del mandato collettivo favorisce l'intervento di quei sindacati firmatari interessati più a fare profitti che ad aiutare chi prova ad acquistare, come sta venendo alla luce in questi giorni da alcune inchieste giornalistiche.
• Le convenzioni con le banche non garantiscono gli stessi vantaggi offerti dai mutui agevolati proposti dalla Regione Lazio per viale Colli Portuensi e via Pincherle.
• Le tutele per le categorie più deboli sono limitate, inadeguate e temporanee. Non si capisce perché è stata elevata a sessantasette anni l’età per la nuda proprietà.
• II conferimento dell'invenduto a uno o più fondi immobiliari non rappresenta una sufficiente garanzia senza la presenza maggioritaria dell'amministrazione pubblica.
PARTECIPIAMO AL CONSIGLIO MUNICIPALE
- Per la tutela degli inquilini che non possono acquistare attraverso l’intervento della Regione Lazio e del Comune di Roma ridando una funzione pubblica a questo patrimonio.
- Per la gestione delle vendite limitata a chi è nelle condizioni di acquistare, definendo prezzi non di speculazione, tenendo conto dello stato degli immobili e attivando i fondi regionali a tassi agevolati (1%).
- Per la convocazione del tavolo inter-istituzionale che porti alla revisione dell’accordo sindacati-Enasarco stabilendo tutele certe per gli inquilini e parametri più equi per la definizione dei prezzi.