Abbiamo già scritto più volte su come il nostro Ministero (unico fra tutti) negli anni passati, attraverso accordi FUA con OO.SS. compiacenti, abbia inteso anticipare il D.L. 150 nelle sue accezioni più odiose e punitive.
Teorie sulla produttività deliranti, un sistema di valutazione farraginoso ed inapplicabile, l’accanimento contro le fasce di lavoratori più deboli hanno, lasciato, di fatto, nelle mani e all’arbitrio dei Dirigenti il grosso delle risorse del salario accessorio con risultati, estremamente penalizzanti per i lavoratori.
Con una soluzione di continuità coattiva, gli stessi criteri vengono prontamente raccolti e riportati nel nuovo accordo con l’aggiunta, inutile quanto beffarda, della eventuale applicazione del sistema di merito di cui all’ art. 19 del D.lgs. 150/09 (fasce di produttività).
Aggiunta inutile perché visto che non sono state individuate, né assegnate le famose “risorse aggiuntive” previste dallo stesso d. lgs. non si è, ne si sarà a conoscenza nel prossimo futuro di quali esse siano e della loro eventuale applicazione …. beffarda perché ricorda a tutti i lavoratori (come se gli stessi lo possano dimenticare) che il contratto nazionale è sospeso ufficialmente fino al 2013 ed ufficiosamente fino al varo delle prossime Finanziarie.
Finanziarie che, è fuor di dubbio, come una mannaia cadranno sul collo dei pubblici dipendenti e sullo stato sociale.
Da ultimo, è doveroso ricordare che, le somme stanziate per il FUA 2011 così come quelle già contrattate per il 2010, sono, per effetto delle progressioni economiche, all’incirca la metà di quelle messe a disposizione nei precedenti anni.
Allo stato dei fatti, quindi, quel 65% dei colleghi folgorati sulla via di Damasco dai benefici delle progressioni economiche otterranno in sostanza (compresi gli arretrati) la restituzione della loro quota parte; mentre, il resto dei lavoratori (sempre che il fondo venga equamente distribuito) ne percepirà all’ incirca la metà o, a secondo della discrezionalità del Dirigente e degli accordi di sede, anche meno !
Gli stessi sindacati che negli anni passati hanno costruito e condiviso tali accordi, chiedendo ed ottenendo, di spostare sugli obiettivi individuali in nome della falsa meritocrazia e della produttività addirittura il 60% delle risorse, oggi giocano di rimessa rivendicando che nell’attuale accordo le risorse destinate alla produttività collettiva sono l’ 80%.
Meglio di un calcio in bocca ma ….. assai peggio di una vittoria di Pirro visto che le risorse sono ridotte al lumicino e i giochi delle progressioni economiche (per quelli che non le hanno ottenute) rinviate sine die o meglio sarebbe dire definitivamente chiuse.
Come già affermato, in nostri precedenti comunicati, ribadiamo che la coerenza è una virtù poco praticata da alcune OO.SS., in particolare presso la nostra Amministrazione.
La USB per la coerenza che l’ha portata caparbiamente a difendere i lavoratori più deboli, quelli penalizzati e che oggi per la nostra stessa caparbietà e coerenza verranno risarciti (maternità, paternità, cure oncologiche e salvavita, 104) non ha inteso firmare tale accordo.
Con la stessa caparbietà continuerà a sostenere le ragioni di quei 2700 e passa lavoratori che sono stati tagliati fuori dalle progressioni economiche e che (se non verrà trovata una pronta soluzione), oltre a perdere salario stabilizzato, continueranno a perdere salario accessorio qualsivoglia siano gli accordi.
Roma, 23 giugno 2011 per la USB/ Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.