E' caos negli uffici giudiziari, dopo che lo scorso 13 settembre è entrata in vigore la riforma della geografia giudiziaria (prevista dal D.Lgs. 155/2012), che chiude 30 tribunali, 30 procure e 220 sezioni distaccate di tribunale. L’USB P.I. Giustizia denuncia che ad una cattiva riforma si sta aggiungendo la pessima gestione dei vertici del Ministero.
Emblematico quanto sta accadendo alla Procura e al Tribunale di Napoli nord, appena istituiti, dove manca il personale amministrativo e di magistratura, mancano le scrivanie, le sedie, gli armadi, i PC, i software e tutto il materiale di cancelleria; mancano le macchine di servizio e i conducenti di automezzi speciali. Come al solito, il tutto è lasciato alla buona volontà dei dipendenti.
Da sabato 14 settembre, il Presidente del Tribunale di Napoli è stato costretto a sospendere tutte le attività delle Sezioni distaccate di Marano, Casoria e Ischia, beneficiarie di una proroga (ex art. 8 D. Lgs. N. 155/2012) per la totale mancanza di personale amministrativo, trasferito d’imperio al Tribunale di Napoli Nord. Insoddisfacenti le risposte del ministro Cancellieri, che annuncia correttivi in corso d’opera.
Intanto, però, i cittadini che si rivolgeranno alla Giustizia dovranno sobbarcarsi spostamenti e spese ulteriori per raggiungere le nuove sedi. Il personale giudiziario è lasciato in balia di se stesso sul piano organizzativo. Migliaia di dipendenti, letteralmente deportati in altre sedi, con tutti i sacrifici economici e psicofisici conseguenti.
Taglio tribunali: Usb 'cattiva riforma , caos in tribunali' (ANSA) - ROMA, 18 SET -
E' caos nei tribunali per effetto della riforma della geografia giudiziaria.Ad una cattiva riforma si sta aggiungendo la pessima gestione dei vertici del Ministero denuncia l'Usb Pubblico impiego, che giudica emblematico quanto sta accadendo alla Procura e al Tribunale di Napoli nord, appena istituiti, dove manca il personale amministrativo e di magistratura, mancano le scrivanie, le sedie, gli armadi, i PC, i software, tutto il materiale di cancelleria; le macchine di servizio e i conducenti di automezzi speciali.
Per il sindacato sono insoddisfacenti le risposte del ministro Cancellieri, che annuncia correttivi in corso d'opera, perche' intanto i cittadini che si rivolgeranno alla Giustizia dovranno sobbarcarsi spostamenti e spese ulteriori per raggiungere le nuove sedi e il personale giudiziario e' lasciato in balia di se stesso sul piano organizzativo. Questa riforma, se mai consentira' risparmi, sicuramente non risolvera' i tempi lenti della Giustizia.
Ma la misura e' colma aggiunge l'USB, annunciando iniziative, a partire dall'adesione allo sciopero generale del 18 ottobre prossimo.
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