È ormai noto che l’USB, ha avviato una seria e persistente riforma culturale nell’ambito della Pubblica Amministrazione, come dimostrano le importanti iniziative e battaglie che si continuano a portare avanti in questi ultimi tempi, attraverso richieste specifiche e incessanti assemblee in tutta Italia.
Lo scorso dicembre l’USB Interno ha intrapreso un costruttivo colloquio con il neo Ministro Onorevole Marco Minniti e, in tale ottica, considerata l’urgenza richiesta dalla USB, il 16 marzo 2017 il Ministro ha disposto un incontro tra l’interessata sigla sindacale e il Capo di Gabinetto del Ministro Prefetto Mario Morcone.
La delegazione USB ha immediatamente percepito di trovarsi di fronte ad un Prefetto attento e molto interessato ad ascoltare quanto portato all’attenzione di tutta l’Amministrazione.
Nel proficuo incontro è stata rappresentata la necessità, non più rinviabile, condivisa dal Capo di Gabinetto del Ministro, di concludere la stabilizzazione di tutti i rimanenti 470 precari, ormai da 14 anni impiegati nell’emergenza Immigrazione. Un fenomeno di portata internazionale, che non tende a diminuire bensì –come noto- è in costante aumento, generando altresì rilevanti ripercussioni in ambito europeo.
Emergenza che il Ministero ha pubblicamente riconosciuto disponendo l’immediata assunzione di personale specializzato nel settore Immigrazione (DECRETO-LEGGE 17 febbraio 2017, n. 13).
In tale ottica, però, il Ministero dell’Interno non può non tener conto della pluridecennale esperienza maturata dal personale precario, così come sottolineato al Prefetto, senza aver prima proceduto alla stabilizzazione dei 470 lavoratori a tempo determinato, potendo contare sulle loro elevate competenze, invidiate anche da altri paesi europei.
Per l’Unione Sindacale di Base, di conseguenza, la stabilizzazione di tale personale precario favorisce lo sviluppo di una Pubblica Amministrazione dell’Interno. In tal modo, il Ministero dell’Interno si mostrerebbe anche disposto a riformare culturalmente la propria organizzazione interna, considerata la mancanza da 20 anni di una significativa politica del personale.
In merito alla mancata collocazione a tempo indeterminato di tutto il personale precario, è stato ricordato al Prefetto, che l’Unione Sindacale di Base ha ricevuto l’interessamento del Capo dello Stato riguardo alla decennale negligenza politica, mostrata per il mancato stanziamento delle risorse economiche indispensabili per la stabilizzazione di tutti i precari.
A tal proposito, pertanto, l’USB P.I. Interno ha informato il Prefetto della imminente consegna al Ministro di un prospetto analitico nel quale l’Organizzazione Sindacale indica le risorse economiche immediatamente disponibili del Ministero dell’Interno, necessarie all’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari:
Una (ri)distribuzione economica interna d’urgenza, libera da vincoli e spese sul bilancio dello Stato, che il Ministro potrebbe immediatamente utilizzare, favorendo in tal modo un’ampia ed organica strategia di governo sul fenomeno dell’immigrazione, oltre che per richiamare i principi di rispetto e di dignità così come la Costituzione della Repubblica Italiana li riconosce tra i diritti inalienabili di ogni suo cittadino e lavoratore.