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RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DELL'INTERNO - PROBLEMATICHE - PROPOSTE E PIATIAFORMA - Richiesta di urgente incontro

Roma,

 

 

 

 

 

Al   Ministro dell'Interno

Onorevole  Domenico Marco MINNITI

 

 

 

RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DELL'INTERNO - PROBLEMATICHE - PROPOSTE E PIATTAFORMA  - Richiesta di urgente incontro.

 

 

Onorevole Ministro,

 

Dopo  il  gradito  incontro  avvenuto  con  la  S.V.  il  30 marzo  2017,  in  cui  questa  O.S. USB Pubblico Impiego  Interno  ha   avuto  modo  di  consegnarle     la  nota  /  prospetto  analitico-economico indicante  le  risorse  economiche  annesse  agli  appropriati  interventi  necessari  per  il  processo  di cambiamento  proposti,  a  tutt'oggi  si  è ancora  in  attesa  dell'ulteriore  incontro  "tecnico",  previsto in condivisione anche con il Capo di Gabinetto durante la  riunione del 16 marzo 2017.

E'  un  appuntamento ormai fondamentale e  improrogabile per la corrispondente operatività del Ministero  Interno e per la soluzione definitiva di tutto il  personale precario,  una questione che Lei tiene molto a cuore,  e che  per la sensibilità  che il  caso richiede,  la scrivente O.S. intende chiedere il ricorso alle altre disponibilità economiche  (vedi  nota Capo  Dipartimento del 30 marzo 2017) affinché  entro  la  fine  di  questo  primo  semestre  si  possa   procedere,  "in  aggiunta  alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente"  alla stabilizzazione di tutti i  precari.

E'  noto,  infatti,  che  lo  stesso  Decreto-Legge  17  febbraio  2017,   n.  13, indica  che,  "ritenuta  la straordinaria   necessità   ed   urgenza... ",    per   rispondere   ad   una   più   celere   definizione   dei procedimenti   amministrativi,   e   alle   nuove   regole   per   i     richiedenti   asilo,   con   misure   di semplificazione  ed  efficienza  delle  procedure  per  il  riconoscimento  della  protezione internazionale;  efficienza  dei  procedimenti  giudiziari;  mancato  rilascio,  rinnovo  e   revoca  del permesso di  soggiorno; diniego del  nulla  osta  al  ricongiungimento familiare e  del  permesso di soggiorno per motivi familiari; accertamento dello stato di apolidia e di quello dello stato di cittadinanza;  debba  necessariamente  ORGANIZZARE  l'attuale  modello  di  management valorizzando il SAPERE di tutti i  lavoratori a tempo determinato, e far leva sulla forza della volontà espressa nel Decreto-Legge -in aggiunta alle facoltà assunzionali e ai limiti vigenti- sulla loro STABILIZZAZIONE totale, prima ancora di quella dei 250 funzionari amministrativi, che dovranno essere assunti in prova.

D'altronde,  in  ordine alle funzioni di carattere  specialistico  riconosciuto ai  250 funzionari,  anche  il Capo  di  Gabinetto  nel  cortese  incontro  del  16 marzo  conveniva  con la  scrivente  che quest'ultimi, senza   l'adeguato  supporto   degli   operatori   amministrativi,   addetti  che   coadiuvano   la   fase istruttoria (già esperti) con comprovata professionalità offerta da  15 anni, difficilmente potranno accelerare l'identificazione dei cittadini stranieri e  porre rimedio all'aumento esponenziale delle domande di protezione internazionale di questi ultimi anni.

Su   tale  ultima  indicazione  e   in  ordine  alla  mancata  stabilizzazione  dei  lavoratori  a   tempo determinato, è rilevante l'interessamento compiuto e formalizzato da  parte del  Presidente della Repubblica   (vedi   allegato):   concretizzazioni   istituzionali   ed   interventi  di   competenza   ai   quali

l'Amministrazione  dell'Interno  e lo  stesso  Ministro  del  Lavoro  e delle  Politiche  Sociali  non  hanno dato un pieno  riscontro.

Appare  evidente  che  per  garantire  gli  standard  operativi  e  i    livelli  di  efficienza  e  di  efficacia dell'attività  dei  servizi  immigrazione del  Ministero  Interno,  come  previsto  nelle  norme vigenti e negli  interventi  effettuati  sugli  aspetti  maggiormente  controversi  da parte  della  Corte  di  Giustizia U. E. nelle  procedure di stabilizzazione del precariato all'interno delle  pubbliche  amministrazioni, debba   essere   applicabile   il   principio   di   reclutamento   della   valorizzazione   dell'esperienza professionale  maturata  (15  anni con  contratti  a   tempo  determinato,  evitando  come   nella fattispecie un caso di abuso laddove, prima di bandire il concorso dei 250 funzionari, per ragioni di contenimento  della  spesa,  alterando  il  controllo  della  spesa  pubblica   (si  ricorda  che  è  stata autorizzata la spesa di 2.566.538  euro  per l'anno 2017 e di 10.266.150  euro per l'anno 2018}, pur potendo contare sui notevoli risparmi di gestione e razionalizzazione del proprio bilancio,  rischia di favorire   il   proliferare   del   contenzioso   per   avvenuta   disapplicazione   del   principio   di   non discriminazione disposto dal Consiglio Europeo del 28 giugno  1999.

Si  precisa,  a tal  riguardo,  che questa  O.S. USB P.I.  Interno  dopo  questo  ennesimo  rinvio  del piano assunzionale di tutti i  precari del Ministero Interno e l'avvio del concorso dei 250 funzionari all'immigrazione,  preso  atto  anche  dei   negativi  riflessi   sul  piano   sociale  e  sulla  dignità  dei lavoratori a tempo determinato, si dichiara pronta ad affrontare le vie legali per porre rimedio alla irregolare situazione venutasi a  determinare, pur in situazioni di eccezionali  esigenze permanenti legate al fabbisogno ordinario e al piano assunzionale dei precari  nel  M.I.

Nello  stesso  tempo,  come  questa  O.S.  USB Interno  ha  avuto  modo   di  rimarcare  al  Capo  di Gabinetto durante  la  riunione del 16 marzo scorso,  la  richiesta  del "predefinito"  ulteriore  incontro è  mirata  al  raccordo  della  successiva fase  connessa  alla  ricognizione   del  personale  polizia  e  ai numeri  degli  stessi  addetti,  ancora  oggi assegnati  a  svolgere funzioni di carattere  amministrativo, oltre  che  alla  verifica  per  l'attuazione  del  processo  di  (re)inserimento  del  (ex)personale  polizia inidoneo al servizio transitato nei ruoli civili,  predisponendo per questi ultimi tutti  gli accorgimenti organizzativi  opportuni  così  come  per  il  personale  delle  categorie  protette  (Legge  68/99)  non computato  nel  piano  assunzionale,  facilitando  ad  entrambi  soluzioni  tecnologiche  adeguate  a supporto di una nuova  ed efficace dotazione organica, oltre che alla realizzazione  di  un congruo risparmio economico di gestione.

Questa   O.S.   USB  Pubblico   Impiego   Interno,   ritiene   pertanto   assolutamente   necessario l'immediato   incontro   con   la   S.V.,    per   porre   l'accento   su   questo   rilevante   momento   di programmazione  e  di  pianificazione  delle  scelte  occupazionali   diretto  ad  un'ideale  dotazione organica e al fabbisogno del personale, composto su  un modello  di risorse umane necessario allo svolgimento  delle  attività  del  Ministero  Interno,  dando  priorità  a  tale  apparato,  prima  di  una corretta  piattaforma  gestionale  di  riforma  da  Lei  chiesta  anche  alla  scrivente  O.S. USB durante l'ultimo incontro del 30 marzo 2017.

 

In attesa di urgente convocazione,  la scrivente  O.S. USB P.I. Interno saluta cordialmente.

 

 

Roma,   23 maggio 2017

 

p / Coordinamento Nazionale USB Ministero Interno

(Fiorelli - Randazzo – Signorile - Stirparo – Viscone)