Non si è ancora insediata e già ha spiegato che scherzava. Giorgia Meloni sta andando disciplinatamente ogni giorno a lezione dal professor Draghi. Da quel governo che ha sempre contestato, assicurandosi la vittoria nelle elezioni, adesso vuole apprendere tutti i segreti del buon governo.
Buttate alle ortiche le presunte differenze sbandierate per catturare voti, ecco resuscitare il filoatlantismo, la cautela economica, il rifiuto dello scostamento di bilancio che potrebbe dare un po' di fiato all'economia, la condanna della scelta della Germania di fare da sé, dimenticando che da sempre la sua parte ha rappresentato la parodia nostrana del nazionalismo e del sovranismo.
Per contrastare l'iperbolico aumento del 60% delle bollette dell'energia annunciato da domani, 1° ottobre, si affida all'Unione Europea senza immaginare nessun intervento contro la speculazione che ha prodotto la corsa del prezzo del gas e il contemporaneo, parallelo affermarsi sul mercato del gas USA che si avvantaggia come nessun altro del “misterioso” attentato al gasdotto che portava la preziosa materia prima russa in Europa.
Sempre il signor Dragoni sta elaborando la manovra finanziaria per il prossimo anno, confermando così, nonostante l'impetuoso cambio di cavallo, che non vi saranno sostanziali modifiche all'impianto mercatista subordinato alle scelte dell'Unione Europea sulla gestione della crisi economica e della guerra che continua a drenare enormi risorse pubbliche per sostenere militarmente l’Ucraina.
Intanto si avvicina pericolosamente il momento del fallimento economico delle famiglie e delle imprese italiane e non si vede all’orizzonte un cambio di rotta sulla fiducia illimitata nelle virtù taumaturgiche del mercato e della finanza.
Come al solito bisogna fare da soli, e allora cominciamo con il riempire le piazze il 3 ottobre nella Giornata internazionale di lotta alla crisi e al carovita. Saremo in tutta Italia davanti alle maggiori aziende dell'energia e alle sedi dei loro maggiori azionisti, a partire da Cassa Depositi e Prestiti, che in questa crisi si stanno arricchendo come mai prima. Contemporaneamente presenteremo alla Procura di Roma una denuncia contro tutte le condotte poste in essere dalle società che commerciano gas, energia elettrica e prodotti petroliferi ai danni della collettività, speculando sulle differenze tra quanto hanno pagato le materie prime e il prezzo al quale ce le stanno rivendendo.
PORTATE LE VOSTRE BOLLETTE
Gli appuntamenti di lunedì 3 ottobre (in aggiornamento)
Torino - ore 12:30 - Eni Store, Corso Regina Margherita 223
Novara - ore 16:00 - Angolo delle ore, incrocio corso Italia-corso Cavour
Milano – ore 17:00 – corteo da Store Eni Plenitude di corso Buenos Aires/via P.Castaldi alla sede Arera di piazza Cavour 5
Schio (Vicenza) - ore 12:00 - Ascopiave, via Cementi 37
Trieste – ore 11 – Acegas, via del Teatro 5
Bologna- ore 12:30 – Hera, viale Carlo Berti Pichat 2/4
Firenze - ore 16:30 – Centro commerciale San Donato Novoli
Livorno - ore 12:00 –Eni Store, Scali Olandesi 42
Pisa - ore 15:00 - Eni, viale Bonaini 77
Spoleto – ore 17:30 – centro operativo Snam, via III Settembre 228
Roma – ore 16:00 - Cassa Depositi e Prestiti, via Goito 4
Napoli - ore 10:30 –Cassa Depositi e Prestiti, via Verdi 18
Taranto - ore 9:00 - Prefettura di Taranto, via Anfiteatro 4
Cagliari – ore 10:00 – Enel, via Roma angolo viale Regina Margherita
Unione Sindacale di Base
Roma 30 settembre 2022