Alle Organizzazioni Sindacali Nazionali
Al Direttore Generale per il tramite delle OO.SS. Nazionali
A tutte le RSU
LORO SEDI
IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Quanto è accaduto alla sede di Rimini è, per noi dipendenti, qualcosa di incredibile, un fatto di una gravità inaudita.
Per un episodio, che se non fosse per i risvolti negativi che sta avendo farebbe sorridere, è stato montato un caso mediatico di livello nazionale, con così tanto clamore da determinare la rimozione del Direttore della nostra Sede e la minacciata sanzione ad un operatore, di cui, peraltro, ancora non si conosce il nome. Ma si sa, l’Italia, come afferma un noto comico, è il “Paese delle Meraviglie” e la vicenda che ci vede coinvolti ne è, purtroppo, l’ennesima conferma.
Ciò che colpisce e indigna profondamente è la sproporzione tra il fatto accaduto e la punizione inflitta, laddove non sussiste danno grave né per l’Istituto né per l’utente.
Il comunicato stampa inviato lunedì pomeriggio dalla “nostra” Direzione Generale con messaggio n. 16880, apre la strada ad una nuova stagione di relazioni aziendali, relazioni fondate su un sistema esclusivamente punitivo, teso più a dare risposte di facciata e a trovare capri espiatori, piuttosto che a instaurare rapporti di reciproca fiducia con i dipendenti.
Non sono state sufficienti le scuse inviate al pensionato di Riccione attraverso il comunicato stampa che il nostro Direttore ha emanato lunedì pomeriggio, peraltro concordandolo con la Direzione Generale. Dopo poche ore e un’ “indagine” lampo ecco scovati i colpevoli e applicate le punizioni.
Ora lo sappiamo, NON POSSIAMO PIU’ COMMETTERE ERRORI, se di errore “umano” si tratta, perché questo è ancora tutto da verificare. Ma l’errore è dietro l’angolo in un lavoro dai ritmi sempre più serrati e dai carichi sempre più pesanti.
Ciò che preoccupa è il precedente che si viene a creare, laddove chiunque può rivolgersi ad una stampa sempre pronta a colpire i lavoratori del Pubblico Impiego, trovando anche terreno fertile in un’amministrazione che invece di difendere e sostenere l’operato dei propri dipendenti li sottopone alla gogna mediatica.
A tutto questo NOI NON CI STIAMO.
CHIEDIAMO l’immediato reintegro in sede del Dott. Romano e diffidiamo l’Amministrazione dall’intraprendere qualunque azione disciplinare o sanzionatoria nei confronti dei colleghi addetti al prodotto indebiti. Non solo, CHIEDIAMO, che i vertici dell’Istituto esprimano pubbliche scuse per aver dato in pasto ad un’opinione pubblica spesso disinformata, lavoratori che quotidianamente assicurano con serietà, impegno e competenza i servizi e le prestazioni dello stato sociale di questo paese.
Siamo pronti ad ogni tipo di iniziativa che le norme ci consentono per contrastare l’atteggiamento vessatorio dell’Amministrazione.
Esprimiamo, infine, un sincero ringraziamento per la vicinanza e la solidarietà espressa in questi giorni dai colleghi e dalle RSU di tutta Italia, nella consapevolezza che questa è una lotta da portare avanti tutti insieme.
RSU Sede INPS Rimini