L’incidente avvenuto ad uno dei due trasformatori principali del secondo gruppo della centrale Enel di Torrevaldaliga nord, in cui sono andate alle fiamme oltre 50 tonnellate di olio dielettrico, riporta in primo piano il tema della sicurezza nell’impianto con particolare riguardo al rischio di incendio. Un specifico aspetto sul quale la USB Lavoro Privato si è attivata da tempo, ad esempio presentando già nell’aprile 2010 una precisa denuncia alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle morti bianche, e poi rivendicando la piena applicazione della normativa antincendio con lo sciopero per la sicurezza svolto nel marzo di quest’anno.
Proseguendo nella propria iniziativa sul tema, la USB Lavoro Privato chiede oggi di fare chiarezza anche per ciò che concerne la situazione autorizzativa dell’impianto, informando di aver presentato appena due mesi fa uno specifico esposto alla magistratura e alle altre autorità preposte.
In estrema sintesi, la questione riguarda il rispetto dell’iter definito dalla vigenti disposizioni di legge in materia antincendio per poter esercire una centrale termoelettrica. Tale iter prevede che:
1) venga presentato un unico progetto, da sottoporre a parere di conformità da parte dei Vigili del Fuoco,
2) le opere siano completate in conformità al progetto,
3) al completamento di tutte le opere previste la società proprietaria presenti una istanza di sopralluogo ed eventualmente una Dichiarazione di Inizio Attività per l’esercizio provvisorio,
4) gli stessi Vigili del fuoco rilascino un unico Certificato di Prevenzione Incendi per l’intero complesso industriale. Al di fuori di queste condizioni non è possibile esercire l’impianto.
Viceversa, nel caso di Torrevaldaliga Nord risulterebbe che la centrale sia stata progressivamente avviata all’esercizio ben prima che fossero completate tutte le attività incluse nel progetto, e, con riguardo ad alcune parti di impianto soggette a controllo di prevenzione incendi, addirittura prima che i Vigili del Fuoco avessero rilasciato i preventivi Pareri di conformità. In proposito esiste una specifica nota di richiamo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma – Ufficio Prevenzione Incendi di Civitavecchia – inviata nel maggio 2010 alla società Enel e al Comune di Civitavecchia, finalizzata ad ottenere il rispetto delle previsioni di legge in materia con particolare riguardo ai contenuti del D.M 16/02/1982 e della Circolare 02/06/1982 n. 25 del Ministero degli Interni.
Come si capirà, non si tratta qui solo di contestare aspetti di natura formale bensì di avere risposte esaurienti circa il rispetto delle normativa antincendio, la quale, è bene ricordarlo, classifica le centrali termoelettriche come impianti a “rischio di incendio elevato”. I lavoratori di Torrevaldaliga Nord guardano con grande preoccupazione a quanto avviene in centrale, interrogandosi sui rischi reali cui vanno incontro ogni giorno, e la stessa città appare sbigottita di fronte al ripetersi di incidenti che coinvolgono gravemente persone o producono seri danni ambientali.
La USB Lavoro Privato chiede alle istituzioni e alle autorità di esercitare le proprie prerogative ai fini di una incisiva azione di vigilanza e tutela.