ISPETTORI DI VIGILANZA
Abbiamo nuovamente rappresentato le problematiche relative alle peculiarità dell’attività ispettiva e all’attestazione del servizio espletato fuori della sede di lavoro. Si è convenuto di riattivare un tavolo tecnico per affrontare innanzitutto queste due questioni, tenendo presente che l’attività di vigilanza non può essere ingessata con un approccio eccessivamente burocratico alla materia.
Commentando la notizia di un possibile emendamento alla Legge di Stabilità che cancelli il ruolo ad esaurimento degli ispettori di INPS e INAIL, dopo aver verificato che l’amministrazione non ha ispirato l’iniziativa e non ne era a conoscenza, abbiamo manifestato le nostre perplessità per un intervento legislativo che si limiti a cancellare il ruolo ad esaurimento (che è stato fatto a tutela degli ispettori) senza prevedere la possibilità di nuove assunzioni nel profilo ispettivo, perché si rischierebbe di spianare la strada ad un passaggio definitivo degli ispettori di INPS e INAIL nei ruoli dell’INL.
REVISIONE DEL TASSO DEL MUTUO
Ci siamo associati ad una richiesta collettiva del tavolo sindacale di procedere ad una revisione del tasso dei mutui, dal momento che gli istituti bancari hanno abbassato ulteriormente il tasso d’interesse. Con l’occasione siamo tornati a chiedere la possibilità per gli ex dipendenti dell’INPS andati in pensione o cessati a vario titolo di poter rinegoziare il mutuo applicando lo stesso interesse che è riservato al personale in servizio. L’amministrazione si è inizialmente opposta richiamando l’art. 59 del DPR 509/1979, che tuttavia si limita a prevedere che il mutuo possa essere rilasciato solo a personale in attività di servizio, mentre la revisione del tasso attraverso la rinegoziazione è materia di confronto nell’ambito della contrattazione integrativa e dipende solo dalla volontà delle parti di modificare l’attuale regolamento.
L’amministrazione si è riservata un momento di riflessione, assicurando la disponibilità a riprendere l’argomento in tempi ravvicinati.
REVISIONE DEL TASSO DEL MUTUO PER GLI ISCRITTI ALLO 0,35
L’iniziativa della USB ha portato ad un prolungamento dei tempi per la rinegoziazione dei mutui dei lavoratori pubblici iscritti alla gestione del credito, dal momento che coloro che figuravano come morosi alla data del 1° luglio, per piccole differenze economiche o perché non avevano tempestivamente pagato la rata semestrale, non hanno potuto presentare la domanda on line di revisione del tasso d’interesse perché in procedura risultavano morosi. Ora potranno regolarizzare la loro posizione con il pagamento di un MAV entro il 29 dicembre per poter accedere, anche successivamente, alla rinegoziazione del mutuo.
INTERVENTI SULLO STABILE DI VIA CIVILTA’ DEL LAVORO
Dopo numerose richieste siamo riusciti a far mettere all’ordine del giorno un’informativa sui lavori di ristrutturazione dell’edificio che ospita la sede storica della direzione centrale informatica dell’Istituto, oggi DCOSI. Il coordinatore generale del Tecnico Edilizio ha riferito che i lavori, iniziati nel 2013, non termineranno prima del 2019. Un tempo esagerato che ha indignato solo la USB, che ha chiesto conto all’amministrazione dei mancati controlli sulla sicurezza e regolarità contributiva e contrattuale del personale delle ditte appaltatrici, mentre UIL e CGIL, le sole altre organizzazioni sindacali intervenute sull’argomento, si sono sperticate in elogi e ringraziamenti per l’informativa ricevuta.
GESTIONE DEL CREDITO E WELFARE
Siamo intervenuti per stigmatizzare il comportamento dell’amministrazione, che assume decisioni senza consultare la parte sindacale. Abbiamo affrontato i criteri per le vacanze studio, rimarcando la necessità che debba sparire il riferimento alla votazione scolastica. Il direttore centrale ha riferito che tale criterio sarà mitigato da quello relativo al reddito, ma è una soluzione per noi insufficiente. Abbiamo sollecitato un tavolo sindacale di pubblico impiego per affrontare le diverse tematiche che attengono all'utilizzo di risorse che sono prelevate dalle retribuzioni dei lavoratori e sulle quali non può essere solo la controparte a decidere.
GESTIONE DELLE CASELLE DI POSTA ELETTRONICA
Abbiamo protestato vivacemente sulla disposizione di limitare a 150KB la dimensione d’invio e ricezione dei messaggi, chiedendo all’amministrazione di sospendere tale decisione. Vigileremo affinché l’amministrazione intervenga sulla materia nei confronti dei dirigenti territoriali.