La nota di ieri del Direttore centrale Segreteria unica tecnica normativa ci ha allarmato ed abbiamo scoperto di essere stati oggetto di un attacco informatico. Qualcuno si è intrufolato nella posta elettronica della USB ed ha inviato il comunicato contrassegnato con il n. 48/2018.
Ringraziamo il dott. Busacca e prendiamo le distanze dai contenuti di quel volantino che, in ogni caso, non ci pare affatto offensivo o diffamatorio. Certamente ci sono scritte cose inverosimili, come quella che Boeri stia pensando di nominare il dott. Busacca nuovo Capo del personale, visto che un Direttore centrale Risorse Umane già c’è e non ci sembra abbia il contratto in scadenza.
Bene ha fatto il dott. Busacca a parlare di “sedicenti sindacalisti… a corto di appropriate argomentazioni… senza nemmeno il coraggio di metterci la faccia”. Siamo sicuri che non si riferisse al vero sindacato USB, che sedicente non è e del quale tutto si può dire meno che non abbia sempre appropriate argomentazioni da proporre e che non abbia dimostrato, in ogni occasione, di metterci la faccia senza nascondersi dietro l’anonimato. Un linguaggio poco istituzionale e platealmente diffamatorio che, in quanto rivolto ad un gruppo di anonimi, supponiamo non avrà conseguenze sul piano penale per il dirigente dell’INPS.
Le nostre facce sono ben conosciute al Direttore centrale Segreteria unica e, al netto delle differenti posizioni e ruoli, siamo anche certi di godere della sua stima, come lui può contare sulla nostra e su un generalizzato riconoscimento dei suoi meriti e della sua professionalità da parte di colleghi e dirigenti.
Ci rimane un cruccio: come mail il dott. Busacca è stato autorizzato ad utilizzare la posta istituzionale per una replica personale mentre due anni fa un altro dirigente generale dell’Istituto è stato sospeso dal servizio per aver replicato con lo stesso mezzo all’attacco dell’ex Direttore generale Cioffi? Sono le contraddizioni in cui purtroppo cade spesso l’Istituto.
Comunque, come si dice in queste occasioni, tutto è bene quel che finisce bene. Viva l’INPS, Viva Busacca, Viva Boeri.