Per l’azienda I salari, I diritti, E LA professionalità dei lavoratori possono andare in fumo!
La politica aziendale dell’Ipercoop non si discosta da quella seguita dalle altre aziende private: scaricare i costi della crisi sui lavoratori dipendenti.
E’ questo il senso della scelta di introdurre la cassa integrazione:
ridurre i salari dei lavoratori (che guadagnano “troppo”, sono “troppo” garantiti, è riconosciuta loro “troppa” professionalità), COME PRIMO PASSO VERSO UNA ESTENSIONE DELLA MOBILITA’ A DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI e puntare sulle assunzioni precarie, che assicurano lavoratori più “economici” (cioè con salari da fame e sottoposti ad ogni tipo di ricatto).
Di fatto, la scarsa capacità manageriale delle direzioni viene scaricata sui lavoratori.
La scelta dell’azienda va contro l’interesse dei lavoratori: mentre da un lato si impone la cassa integrazione, dall’altro si fa largo uso di contratti a tempo determinato e del ricorso allo straordinario. Noi riteniamo che non sia accettabile assumere lavoratori con contratti precari o comunque penalizzanti e contemporaneamente avviare una politica di riduzione degli occupati a tempo indeterminato.
Il Coordinamento RdB/CUB invita i lavoratori ad organizzarsi e a lottare in difesa del proprio posto di lavoro.
NATURALMENTE RESPINGIAMO AL MITTENTE LE MINACCE APOCALITTICHE: “SE LOTTATE, SE VI OPPONETE, TUTTO QUELLO CHE ACCADRA’SARA’ COLPA DEI LAVORATORI” CHE, NELLE INTENZIONI DELLA DIREZIONE, DEVONO MOSTRARSI MANSUETI, SOTTOMESSI E ACCETTARE SUPINAMENTE DI ESSERE SOGGETTI A SCADENZA COME LO YOGHURT!
NO ALLA CASSA INTEGRAZIONE!
SI ALLA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI CASSINTEGRATI
SI ALL’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO PER TUTTI I PRECARI
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Il coordinamento RdB/CUB ha deciso di proclamare lo
STATO DI AGITAZIONE
A seguito delle comunicazioni aziendali emerse durante l’incontro del 26 maggio. In tale sede l’azienda ha ribadito la propria volontà di proseguire nell’applicazione della CIGS da noi ritenuta non idonea ad affrontare l’attuale situazione di sofferenza dell’Ipermercato.
E’ inoltre emersa un’analisi che a nostro parere penalizza e colpevolizza i lavoratori specializzati.
Ci “pre-occupiamo” non solo per le soluzioni adottate dalla dirigenza, ma anche e soprattutto per le allarmanti prospettive che si verrebbero ad aprire per tutti i lavoratori dell’Iper in un futuro non troppo lontano.
Lo stato di agitazione si espliciterà in una serie di iniziative volte a sensibilizzare e a informare i lavoratori. Ci saranno comunicati stampa, volantinaggi ed una
ASSEMBLEA
Da tenersi nella giornata di lunedì 1 giugno negli spazi esterni e fuori dall’orario di lavoro, aperta non solo ai lavoratori, ma anche alle istituzioni presenti sul territorio.
RdB CUB Commercio - COORDINAMENTO LAVORATORI IPERCOOP CENTROLUNA DI SARZANA