Come avevamo anticipato nel nostro comunicato N. 61 del 26 settembre scorso, il presidente, nella riunione con i sindacati dell’INPS convocata presso i suoi uffici, ha manifestato l’intenzione di istituire un nuovo profilo denominato “Analista di processo – Consulente professionale”, collocato in area C, da utilizzare per le assunzioni che l’amministrazione intende attuare utilizzando i numeri del turn over concesso.
Abbiamo ribadito quanto scritto nel comunicato USB: l’informativa va fatta in modo ufficiale al tavolo della trattativa nazionale e va aperta la contrattazione sulla proposta di istituzione del nuovo profilo professionale, perché tale materia è oggetto di contrattazione.
Il presidente e l’intera delegazione dell’INPS hanno acconsentito a convocare i sindacati dell’Istituto per venerdì 29 settembre, riunione nella quale si parlerà anche di nuovo modello di servizio.
Boeri vuole assumere a tutti i costi personale con laurea magistrale ad indirizzo giuridico e ottima conoscenza della lingua inglese. Rinviamo ogni valutazione a quando riceveremo l’informativa ufficiale e sarà aperta la contrattazione integrativa su questo punto, ma un primo commento a caldo riteniamo sia necessario: se si seguiranno le direttive del presidente si negherà l’assunzione all’Istituto nella posizione C1 a chi è in possesso del diploma di laurea triennale e si alimenteranno aspettative nel personale neoassunto che, per i titoli richiesti, potrebbe rivendicare una posizione di supremazia sugli altri colleghi, finendo per alimentare ulteriori divisioni tra il personale e appesantendo un clima che nelle sedi è già compromesso.
L’INPS ha bisogno di personale che contribuisca materialmente alla produzione, dopo un periodo di formazione iniziale. Come abbiamo scritto nel precedente comunicato, di generali, colonnelli e caporal maggiori ce n’è già troppi.
Venerdì l’amministrazione dovrà chiarire anche quali prospettive di passaggio in area C intende riconoscere al personale di area B già in servizio all’INPS.
