Questo non è un appello, ma una piattaforma per una Ricerca Pubblica libera e indipendente in un Paese che ripudia la guerra.
Vedere 800 mld di euro regalati al profitto dell’impresa militare, prevedere che ci saranno 45 mila soldati in più e 50 mila precari in meno, cacciati dalla Ricerca, non può esaurirsi in un appello.
Nell’epoca del nuovo maccartismo in cui la ricerca è asservita a scopi militari, in cui vengono stilate liste nere di enti, istituzioni e Stati con i quali non si può più collaborare, in cui si predispone il licenziamento di due generazioni di giovani ricercatrici e ricercatori, è necessario lasciare la scrivania e scendere nelle piazze..
Per questo, contrastando l’effetto “Serra”, l’università e la ricerca saranno in piazza Barberini il 15 marzo, per dire forte il nostro NO alla guerra e al riarmo.
Per questo saremo con Cambiare Rotta, il 22 marzo, in convegno, per analizzare a fondo la trasformazione di Ricerca e Università in chiave militarista e organizzare la nostra opposizione.
Questa mattina abbiamo letto che la piazza dell’effetto Serra ha ricevuto anche l’adesione della professoressa Elena Cattaneo, nota ricercatrice che opera anche nell’ambito di una fondazione privata, strumento utile per produrre brevetti privati con fondi pubblici, e che il giorno prima aveva inneggiato alla riforma Bernini, cioè al ritorno al lavoro nero mascherato da borsa di studio. Quindi, se lei sta in piazza coi blu, il nostro posto, come sindacato che chiede salari , assunzioni e stabilizzazioni contro la mobilitazione militare, non può che essere a piazza Barberini, coi rossi.
Lo ribadiamo, come ricercatori, tecnici, amministrativi di Università ed enti di Ricerca ci batteremo per:
- la libertà di ricerca
- contrastare cambiamento climatico e le emergenze sanitarie,
- diminuire la domanda di energia
- incrementare la produzione di energia rinnovabile contro l’uso di quella prodotta dai combustibili fossili
- contrastare la proliferazione nucleare basata sulla fissione
- eliminare diseguaglianze e determinare una società inclusiva.
- carriere, alti salari e stabilizzazioni indispensabili per difendere la ricerca libera.
Chi va in piazza con Serra non vuole questo. Vuole sentirsi sicuro di poter bombardare con testate atomiche, anche a costo di perdere del tutto sanità e scuola pubblica e pensioni: Sicurezza militare invece di Stato Sociale!
Sabato 15 marzo ore 15 Piazza Barberini, Roma
Sabato 22 marzo ore 10:00 “Quale Università? Quale ricerca? Quale società?” Università La Sapienza, San Pietro in Vincoli, Aula 33
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