LA RIORGANIZZAZIONE OMBRA
La riorganizzazione degli Uffici della DPL di Roma, con l’accorpamento all’interno del SIL di settori in precedenza distinti tra loro e con il mantenimento sostanziale dello stesso numero di ispettori, ha comportato profonde modifiche di cui non è stata data alle OO.SS. la possibilità di verifica, così come previsto dall’ accordo sul nuovo modello organizzativo.
A più di un anno di distanza sono stati adottati oltre 40 ordini di servizio a raffica tra spostamenti ed assegnazione di personale che corrispondono ad una sostanziale ridefinizione degli assetti organizzativi ed alcune disposizioni di servizio hanno profondamente trasformato i compiti di questa DPL.
Abbiamo già evidenziato in altri comunicati l’incongruenza di alcuni spostamenti inspiegabili con la funzionalità dell’ Ufficio e vissuti come punitivi dai diretti interessati e purtroppo registriamo come la Direzione insista con tale comportamento autoritario.
Nel Servizio Politiche del Lavoro, su disposizione del Direttore sono state abrogate le c.d. richieste congiunte di conciliazione delle controversie di lavoro individuali private. La giustificazione di questa soppressione consiste nella riduzione dei tempi di convocazione delle parti.
Senza entrare nel merito di tale provvedimento, è innegabile che continua ad essere una esigenza precisa delle parti quella di poter risolvere una controversia in atto su volontà espressa di entrambi i soggetti del rapporto di lavoro, soprattutto laddove si intenda rinunziare all’impugnativa di una sentenza di I grado. Questa mancata corrispondenza fra aspettative dell’utenza e servizi effettivamente resi, va a tutto vantaggio dell’attività paragiudiziale e privatistica svolta al di fuori degli uffici pubblici.
Ma tornando all’incongruenza degli spostamenti, con gli ultimi due ordini di servizio è stata prima tolta un’unità alla linea delle controversie individuali private, in ragione della competenza così soppressa e, poi, è stata riassegnata altra unità alla medesima linea. Che senso ha?
E a proposito delle aspettative dell’utenza, assistiamo al depotenziamento di fatto della Linea (istituita a seguito della riorganizzazione del 2008) che si occupa, oltre che dei depositi dei verbali di conciliazione in sede sindacale e del Comitato dei garanti per le elezioni RSU, anche delle c.d. controversie collettive. Infatti, la Linea in parola vanta un unico Funzionario effettivo con tre addetti, a fronte di una attività che ha prodotto nei primi quattro mesi dell’anno in corso 150 riunioni e circa 5000 verbali depositati.
Infine vorremmo capire cosa significa togliere alcuni ispettori del lavoro dalle Linee di attività per porli “alle dirette dipendenze del responsabile”, visto che non viene specificata negli ordini di servizio l’effettiva differenza con il semplice “addetto”.
Insomma, siamo di fronte ad una sostanziale riorganizzazione dell’Ufficio con evidenti ricadute sia sui cittadini per quanto riguarda i servizi erogati sia sui dipendenti dell’Ufficio in termini di diritti, di salario e di dignità.
Ci permettiamo di notare che, fintantoché non entrerà in vigore la norma brunettiana che attribuisce ai dirigenti il potere unilaterale sostitutivo del mancato accordo, la materia in questione deve essere oggetto di contrattazione.
Roma, 30 aprile 2010 RdB/CUB Coord. Nazionale Lavoro e P.S.