La Sacal dice mezze verità, “bluffa” e non dà risposte.
La breve nota della Sacal a seguito del nostro comunicato, testimonia come l’azienda provi a sfuggire alle proprie responsabilità e soprattutto come provi a sfuggire agli interrogativi precisi posti da USB.
Innanzi tutto preme ricordare alla Sacal che il nostro sindacato, che con le sue centinaia di migliaia di iscritti, è di gran lunga il quarto sindacato in Italia, è una organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa a livello nazionale, accreditata in quanto firmataria del contratto CNEL.
Quindi, benché non sia firmataria del contratto di categoria (trasporto aereo), non risponde al vero l’affermazione che la USB non sia rappresentativa.
Per quanto concerne poi la nomina del rappresentante aziendale, la questione in questo caso è riconducibile al fatto che pur avendo aderito ad USB Lavoro privato già decine di lavoratori della Sacal, solo alla fine della campagna di iscrizione, che non si è ancora conclusa, ci sarà la riunione che sancirà l’elezione degli organismi aziendali con la nomina dei rappresentanti.
E’ evidente, però, che l’azienda prova a nascondersi dietro un dito, fingendo di ignorare il fatto che sono già molti i dipendenti che hanno scelto di farsi rappresentare da USB, visto che le deleghe sono state regolarmente depositate presso l’azienda.
La verità è che i vertici Sacal si nascondono dietro sofismi per non dare le risposte che i lavoratori, attraverso USB, stanno chiedendo, e mostrano, ancora una volta, l’arroganza di chi crede di poter decidere senza dover rendere conto a nessuno, l’arroganza di chi ragiona come il Marchese del Grillo: “perché io so’ io e voi non siete un c….”.
USB contesta questo modo di agire ed è certa, con l’aiuto dei lavoratori, di poter scardinare questa mentalità.
Pertanto, chiede ancora con più forza la convocazione di un incontro sindacale per discutere seriamente e senza preconcetti dei tanti problemi che investono i lavoratori in questa fase.
Ci aspettiamo risposte serie, non giochi di parole.