Non contento di aver introdotto, con il DL 112, la carcerazione domiciliare per i lavoratori ammalati ed il taglio del salario per i primi 10 giorni di malattia, di aver decurtato le somme stanziate per i fondi unici e cancellato quelle aggiuntive, di impedire la stabilizzazione dei lavoratori precari e di ostacolare l'accesso al part-time, di tagliare gli organici ed eliminare le prerogative della legge 104, il il cabarettista ministro Brunetta sostiene che gli aumenti contrattuali stanziati nella legge finanziaria, saranno del 6% - 8%.
In realtà, i soldi stanziati dal governo per le retribuzioni tabellari sono dell’1,7% per il 2008 e dell’1,5 nel 2009 (ovvero l’inflazione programmata dal governo); praticamente, il governo offre, al mese, 8 euro per il 2008 e 65 euro medi per il 2009 .
Quindi, in totale, i soldi a disposizione prevedono un aumento del 3,2% nel biennio 2008/2009.
Se pensiamo che, solo nel 2008, l’inflazione reale è ormai al 4%, ci si rende conto di quanto si svaluterà il nostro stipendio.
Ma il ministro somma, anche, gli arretrati del contratto precedente (2006/2007) e, come per magia, parla di un incremento del 6%, volendo, come contraccambio, l'allungamento di un anno, portandolo a 3, della durata del contratto.
Ora, proviamo noi a sommare la sua retribuzione:
TRATTAMENTO ECONOMICO della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.P.R. 748/1070): 3.842,80 euro mensili (46.113,60 euro lordi annui);
INDENNITA' PARLAMENTARE: 5.486,58 euro mensili (65.838,96 euro annui) al netto delle ritenute previdenziali (euro 784,14) e assistenziali (euro 526,66), della quota contributiva per l'assegno vitalizio (euro 1.006,51) e della ritenuta fiscale (euro 3.899,75);
DIARIA: 4.003,11 euro mensili, pari ad euro 48.037,32 annui (tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico). È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata;
RIMBORSO SPESE: 4.190,00 euro mensili (50.280,00 euro annui);
SPESE DI TRASPORTO E SPESE DI VIAGGIO: i deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
SPESE TELEFONICHE: 3.098,74 euro annui.
Solo attraverso la pratica del conflitto è possibile rispondere a queste politiche scellerate.
17 OTTOBRE 2008
SCIOPERO GENERALE