Nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione, richiesta a seguito dell’apertura dello Stato di agitazione sindacale alla Turi Transport del porto di Napoli, l’Unione Sindacale di Base Mare e Porti ha incontrato la dirigenza dell’Autorità di Sistema Portuale di Napoli e Salerno.
Parliamo di un’azienda autorizzata ex art 16 per operazioni portuali che è entrata, da tempo, in crisi e nei prossimi giorni ha annunciato l’invio delle prime lettere di licenziamento ai lavoratori. C’è forse un calo drastico di traffici e di lavoro nel Porto di Napoli tali da giustificare addirittura dei licenziamenti? Sembra proprio di no. Il problema è un altro ed è uno dei tanti (troppi) esempi di come il sistema di appalti al ribasso, attraverso la concorrenza tra artt 16 che lavorano principalmente per il medesimo terminal, produca un generale abbassamento delle condizioni di lavoro e addirittura serva a mandare a casa lavoratori portuali storici che da vent’anni operano all’interno dello Scalo.
Questo perché il terminal in questione, Conateco, ha firmato altri due contratti di appalto con altrettante società autorizzate art 16, che sono andate nel tempo a sostituire e coprire i turni di lavoro della Turi Transport assumendo personale esterno. Tutto ciò in barba ai principi dell’organico porto e con l’avvallo, evidentemente dello stesso ente regolatore, che ha concesso in passato le suddette autorizzazioni. Adesso che il danno è stato fatto qualcuno vorrebbe venire a raccontare che i lavoratori a rischio licenziamento non saranno immediatamente ricollocati? Una eventualità inaccettabile. Per questo abbiamo chiesto esplicitamente alla dirigenza dell’Autorità di Sistema di convocare quanto prima tutti i soggetti coinvolti, terminalisti e imprese somministratrici di manodopera per arrivare ad una soluzione. Non è possibile che si crei un precedente del genere in nessun porto e tantomeno a Napoli in cui la società Conateco non è certo in crisi. Entro venerdì dovrebbe pervenire alla ADSP ulteriore documentazione necessaria a chiarire alcuni aspetti e convocare nell’immediato questo tavolo. Contemporaneamente, per quanto ci riguarda, manterremo alta la nostra vigilanza all’interno del Terminal almeno fino a quando questa “crisi” non sarà definitivamente risolta.
L’incontro di oggi è stata anche l’occasione per affrontare alcune questioni legate al porto di Salerno e in particolar modo le criticità della compagnia portuale e dei lavoratori precari Intempo.
Usb Lavoro Privato Campania
Coordinamento Nazionale USB Mare e Porti